Tumore al polmone: terapia locale, terapia sistemica, corretta alimentazione ed aiuto morale

MeteoWeb

TUM 1La terapia del tumore al polmone  può essere locale o sistemica:

  • L’intervento chirurgico e la radioterapia sono terapie locali, perché rimuovono o distruggono il tumore sviluppatosi nel torace. Se il tumore al polmone ha dato origine a metastasi in altre parti dell’organismo, la terapia locale può essere usata per tenere sotto controllo la malattia nelle specifiche zone colpite. Ad esempio, se il tumore al polmone ha formato metastasi al cervello, può essere tenuto sotto controllo con la radioterapia alla testa.
  •   La chemioterapia e la terapia mirata sono terapie sistemiche. I farmaci entrano in circolo e distruggono oppure tengono sotto controllo il tumore in tutto l’organismo

L’intervento chirurgico rimuove il tessuto che contiene il tumore. Il chirurgo asporterà anche i linfonodi circostanti, potendo rimuovere:

  •  una piccola parte del polmone (resezione a cuneo o segmentectomia),cioè asportando  il tumore e una piccola porzione del polmone.
  •  un lobo del polmone (lobectomia o resezione a manicotto), cioè  asportando un lobo,  che è il  tipo di intervento più frequente.
  • l’intero polmone (pneumonectomia), cioè asportando l’intero polmone.

Dopo l’intervento l’aria e i fluidi si raccolgono nella cassa toracica, un catetere toracico permetterà il drenaggio dei fluidi, inoltre un infermiere o uno pneumoterapeuta vi insegneranno a tossire e a fare esercizi per la respirazione che dovrete eseguire per diverse volte al giorno.
Il tempo di guarigione dopo l’intervento varia a seconda del paziente, può essere necessaria una settimana o più di ricovero in ospedale. Prima di ritornare alle normali attività probabilmente dovranno trascorrere alcune settimane.
Per limitare il dolore dopo l’intervento è possibile ricorrere a farmaci di diverso tipo. Dopo l’intervento il medico potrà modificare la terapia analgesica in base alle vostre necessità.

La radioterapia usa onde ad alta energia per eliminare le cellule tumorali, colpisce unicamente le cellule nella zona da curare. Una possibilità è quella di ricevere radiazioni esterne, si tratta del tipo più frequente di radioterapia per il tumore al polmone. Le radiazioni provengono da una grande macchina all’esterno del vostro corpo. La maggior parte dei pazienti deve andare in ospedale o in clinica per ricevere questa terapia e di solito occupa cinque giorni a settimana per diverse settimane.
Un altro tipo di radioterapia è quella interna (brachiterapia). La radioterapia interna, però, viene usata solo in rari casi per i pazienti affetti da tumore al polmone. La radiazione proviene da una capsula radioattiva, da un filo conduttore o da un altro dispositivo all’interno dell’organismo.
Gli effetti collaterali dipendono soprattutto dal tipo di radioterapia, dalla dose di radiazioni e dalla parte del corpo che viene trattata.La radioterapia esterna al torace può danneggiare l’esofago, causando problemi di deglutizione; inoltre ci si può sentire molto stanchi. La pelle della zona trattata può arrossarsi, seccarsi e diventare più fragile del solito.Dopo la radioterapia interna, invece, il paziente può soffrire temporaneamente di emottisi.

La chemioterapia è una terapia a base di farmaci antitumorali che eliminano le cellule tumorali presenti nell’intero organismo, entrando in circolo.
Di solito i farmaci somministrati sono più di uno, i farmaci antitumorali che combattono il tumore al polmone normalmente sono somministrati per endovena, ma alcuni possono essere assunti per via orale.
La chemioterapia viene somministrata in diversi cicli, dopo ciascun ciclo c’è un periodo di riposo. La lunghezza del periodo di riposo e il numero di cicli dipendono dal farmaco usato.
È possibile effettuare la chemioterapia in ospedale, nello studio del medico curante o a casa. Per alcuni pazienti è necessario il ricovero in ospedale.
Gli effetti collaterali dipendono principalmente dal tipo e dalla dose del farmaco, i chemioterapici, infatti, sono in grado di danneggiare anche le cellule sane che si dividono rapidamente:

  • la chemioterapia distrugge molte cellule del sangue, quindi si corre un maggior rischio di contrarre infezioni, di procurarsi lividi o di iniziare a sanguinare con facilità; inoltre ci si sente molto deboli e stanchi. L’équipe che vi segue vi farà fare le analisi del sangue per controllare se ci sono cellule sane in numero sufficiente. Se sono poche, esistono farmaci in grado di aiutare l’organismo a produrne di nuove.
  • la chemioterapia può causare la caduta dei capelli. I capelli ricresceranno dopo la fine della terapia, ma la loro consistenza e il loro colore potrebbero essere leggermente diversi.
  •  la chemioterapia può causare perdita dell’appetito, nausea, vomito, diarrea e ulcere alla bocca e alle labbra.
  • Alcuni farmaci chemioterapici possono causare sordità, dolori articolari e formicolio o intorpidimento delle mani e dei piedi. Questi effetti collaterali di solito scompaiono al termine della terapia.

Se ci si sottopone contemporaneamente alla radioterapia e alla chemioterapia gli effetti collaterali possono essere più intensi.

polmoni

Per il tumore al polmone esistono due tipi di terapia mirata:
1. Il primo viene somministrato per endovena in ambulatorio, all’ospedale o in clinica, contemporaneamente alla chemioterapia. Tra gli effetti collaterali si possono avere: emorragie, emottisi, eruzioni cutanee, ipertensione, dolore addominale, vomito o diarrea.
2. Il secondo tipo viene somministrato per via orale, non in contemporanea con la chemioterapia. Tra gli effetti collaterali si possono avere: eruzioni cutanee, diarrea e problemi respiratori.

  • È fondamentale prendersi cura di se stessi alimentandosi correttamente durante la terapia ed è necessario assumere la corretta quantità di calorie per mantenere il peso forma. È anche importante assumere abbastanza proteine per continuare ad essere forti, in quanto mangiare bene vi aiuterà a sentirvi meglio e ad avere maggiori energie.

In alcuni casi, soprattutto durante la terapia o nelle fasi immediatamente successive, potreste non aver voglia di mangiare, perché vi sentite stanchi o avete la nausea. Probabilmente avrete inoltre la sensazione che gli alimenti abbiano un gusto diverso dal solito e inoltre gli effetti collaterali della terapia (ad esempio la mancanza di appetito, la nausea, il vomito o le ulcere in bocca) potranno impedirvi di mangiare bene.
Il vostro medico, il dietologo o un altro esperto saranno in grado di suggerirvi i modi più opportuni per affrontare questi problemi.

  • TUM 2Il tumore al polmone è collegato al fumo, quindi i pazienti potrebbero ritenere che le persone a loro vicine non li aiutino né li suportino a sufficienza perché pensano pensano che la malattia sia causata dalle loro abitudini errate. La verità è che molti fumatori non soffrono di tumore al polmone e non tutti i pazienti colpiti da tumore al polmone fumano. Il tumore al polmone, infatti, può colpire chiunque. In realtà la maggior parte delle persone colpite dal tumore oggi o hanno smesso di fumare anni fa o non hanno mai fumato.
  • Per molti pazienti la diagnosi di tumore al polmone può essere molto stressante e, a volte, difficile da sopportare. Alcuni pazienti affetti da tumore al polmone iniziano a soffrire di ansia e, in casi meno frequenti, di depressione. I pazienti e le loro famiglie non dovrebbero aver timore di esprimere il loro stato d’animo ai medici, agli infermieri e agli assistenti sociali, l’équipe medica è lì per aiutarli e molti suoi membri hanno competenze ed esperienza tali da aiutare i pazienti e le loro famiglie.
  • Oltre all’aiuto morale e all’educazione del paziente, il medico può prescrivere ansiolitici e, in alcuni casi, antidepressivi. Può indirizzare il paziente verso un consulente, uno psicologo, un assistente sociale o uno psichiatra; i pazienti e le loro famiglie dovrebbero inoltre ricordare che la comunità mette a loro disposizione risorse per aiutarli a convivere con la malattia. Alcuni pazienti si sentono sollevati semplicemente perché durante la terapia riescono a parlare della malattia e delle esperienze correlate con il medico, l’infermiere, la famiglia, gli amici o altre persone nella stessa condizione. I pazienti possono inoltre partecipare a gruppi di supporto o di appoggio per aumentare la propria consapevolezza riguardo al tumore e per aiutare altri pazienti costretti a convivere con la stessa malattia.

La diagnosi di tumore al polmone è una cosa seria, tuttavia i pazienti devono avere fiducia nei propri medici che li cureranno con una terapia efficace. I progressi scientifici in campo diagnostico e terapeutico daranno a sempre più pazienti una possibilità concreta di guarigione.

Condividi