Caldo record nell’Europa centrale, si riscrivono gli annali storici di meteorologia per Austria, Slovenia e Croazia

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Lo scorso weekend l’eccezionale ondata di calore che da diversi giorni tiene sotto scacco vaste aree dell’Europa centrale ha riscritto una nuova pagina di storia della climatologia europea, con la caduta del record di caldo nazionale dell’Austria. Quella di sabato 3 Agosto 2013 è stata una giornata di caldo storico in Austria, con l’arrivo della bolla d’aria calda di origine sahariana che ha risalito il bacino centro-occidentale del mar Mediterraneo. Per la prima volta, da quando il territorio austriaco è coperto da una capillare rete di stazioni meteorologiche, è stata registrata una temperatura massima prossima al fatidico muro dei +40°C. I +39.9°C archiviati a Dellach, ad oltre 600 metri di quota, lo scorso sabato 3 Agosto, rappresentano il nuovo record assoluto di caldo nazionale per l’Austria. Si tratta di un dato davvero eccezionale che straccia di gran lunga il precedente record di caldo nazionale austriaco. Decine i record di caldo assoluti letteralmente stracciati, soprattutto fra l’Austria orientale, e le confinanti Slovenia e Repubblica Ceca.

1276246461-HEAT_WAVE_072605Nella sola Austria, fra sabato 3 e domenica 4 Agosto, sono stati stabiliti almeno una dozzina di nuovi record, con massime superiori alla soglia dei +37°C +38°C all’ombra. Sono almeno una decina, in Austria, le stazioni che hanno segnato delle temperature massime oltre i +38°C, ma con picchi prossimi ai +39°C. Il caldo piuttosto “rovente” si è avvertito parecchio anche A Vienna, nella bella capitale austriaca, dove la massima più alta, fra le varie stazioni della città, ha sfondato i +38.5°C. Ancora più eccezionale, per Vienna, la minima notturna di ben +25.5°C che stabilisce un nuovo record di minima più alta mai registrata per la capitale austriaca. Ma il gran caldo si è avvertito anche in montagna lungo le Alpi orientali e i rilievi che contornano la Slovenia, dove si sono archiviate temperature massime di oltre i +29°C +30°C a 1600-1700 metri di altezza.

analyza (1)Ma la potente ondata di calore che ha duramente colpito l’Austria ha avuto pesanti ripercussioni anche in Slovenia e nella vicina Repubblica Ceca, dove solo lo scorso anno venne migliorato il rispettivo record di caldo nazionale con i +40.4°C di Dobrichovice del 20 Agosto 2012. In Slovenia, per esempio, è caduto l’importante record assoluto di caldo della capitale Lubiana, dove è stata stabilita una incredibile massima di +38.3°C che ha bruciato il precedente record di +38.0°C, risalente al Giugno del 1935. Una sorprendente temperatura massima di +41.4°C sarebbe stata archiviata in una stazione appartenente alla rete agro, nel territorio sloveno. Valore che senza ombra di dubbio merita di essere menzionato per la sua notevole portata. Spostandoci in Repubblica Ceca va segnalato il nuovo record assoluto di caldo toccato all’osservatorio della città di Brno, dove è stata misurata una massima giornaliera di ben +38.5°C che va a mangiarsi il record anteriore.

L'onda anticiclonica che da giorni tiene sotto scacco l'Europa
L’onda anticiclonica che da giorni tiene sotto scacco l’Europa favorendo temperature eccezionali su diverse aree del nostro continente

Ed ora la bolla d’aria molto calda e secca che per giorni ha stazionato sopra l’Austria, la Repubblica Ceca e la Slovenia tende gradualmente a traslare verso levante, invadendo la Croazia e l’Ungheria, dove già oggi si è assistiti ad una radicale impennata termica, specie in territorio croato, con i termometri che in alcuni frangenti di giornata hanno sfondato il muro dei +40°C all’ombra. Anche nella mite Dalmazia alle 01:00 PM (ora locale) di oggi è stata registrata una massima di circa +41.1°C a Drnis, valore che ha di poco sfiorato il record di caldo nazionale croato. Pochi minuti dopo il vento è subito ruotato, l’ingresso e il rinforzo della tiepida brezza proveniente dall’Adriatico ha fatto velocemente abbassare la temperatura, incrementando l’umidità relativa e l’effetto “afa” che ha reso la calura piuttosto soffocante. Non male la temperatura minima di +32.0°C archiviata nella città di Dubrovnik, dove già alle 10:00 AM odierne il termometro era salito sopra i +37°C, per crollare a soli +31°C intorno alle 01:00 PM, grazie all’ingresso della mite brezza dal mare che ha cacciato la soffocante calura verso le aree del limitrofo entroterra.

europeIn molti casi, lungo la costa dalmata, i +40°C non si sono registrati grazie all’intensificazione delle locali brezze termiche di mare che hanno appianato l’opprimente calura, impedendo ai termometri di valicare il fatidico muro dei +39°C +40°C anche lungo la fascia costiera, dove la calura tende a farsi davvero opprimente per gli elevati indici di umidità. Ma il “picco” di questa possente ondata di caldo si raggiungerà proprio fra domani e la giornata di mercoledì, quando tra l’Italia nord-orientale, la Slovenia, la Croazia e l’Ungheria si andrà ad attestare il nucleo principale dell’ondata di calore (isoterme fino a +23°C a 850 hpa), proveniente dal Sahara algerino e proiettata verso il vecchio continente dal possente promontorio anticiclonico di blocco che da oltre una settimana taglia in due l’Europa, disteso con il proprio asse principale fino alla Svezia centro-meridionale ed il mar Baltico.

Lo scorrimento in quota di queste masse d’aria molto calde e secche, d’estrazione sub-tropicale continentale (desertica), a sua volta produce delle intense “Subsidenze atmosferiche” che tendono a schiacciare l’aria nei bassi strati, surriscaldandola ulteriormente. A questo processo di “compressione adiabatica” delle masse d’aria si aggiunge il prolungato soleggiato diurno che tende ad arroventare il terreno, il quale tende ad irradiare una ingente quantità di calore che crea le famose condizioni climatiche da onda di calore. La gran calura continuerà ad attanagliare l’Europa centro-orientale, fra Italia nord-orientale, Slovenia e Croazia, anche nei prossimi giorni, dove molti record rischiano di vacillare, cominciando però ad attenuarsi gradualmente, fra le giornata di venerdì, allorquando degli impulsi di aria più temperata e umida, provenienti dall’Atlantico, cominceranno ad affluire dalle Isole Britanniche verso la Francia, l’Olanda, il Belgio, la Danimarca, la Germania e la Repubblica Ceca, scalzando bruscamente le masse d’aria molto calde accumulate nei bassi strati, sopra i bassopiani e le vallate dell’Europa centro-orientale. Il ricambio di masse d’aria, entro il fine settimana, potrà dare origine a forti turbolenze atmosferiche in grado di innescare fenomeni temporaleschi di moderata e forte intensità tra Europa centrale e orientale, con intensa attività elettrica e forti colpi di vento (“downburst”).

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