Salute: nel 2013 boom di epatite A in Italia e almeno1 su 3 malati ha mangiato frutti di bosco surgelati

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I frutti di bosco
I frutti di bosco

Esplodono i casi di epatite A nel 2013 in Italia. In almeno un caso su tre, i malati avevano mangiato frutti di bosco surgelati. Mentre la procura di Torino indaga per chiarire un eventuale nesso, il ministero della Salute fa il punto sull’incidenza dell’epatite A rilevando che “i dati delle notifiche pervenute al Ministero della Salute, integrati con i dati del Sistema Epidemiologico Integrato dell’Epatite Virale Acuta dell’Istituto Superiore di Sanita’, mostrano, da gennaio 2013, un importante incremento del numero dei casi rispetto agli anni precedenti”. Gia’ il 23 maggio il Ministero della salute aveva emanato una Circolare indirizzata agli Assessorati alla sanita’ delle Regioni e Province autonome e agli Uffici periferici del Ministero preposti ai controlli all’importazione degli alimenti di origine vegetale, per rafforzare le misure di sorveglianza sui casi e avviare indagini mirate sul territorio nazionale.
I dati delle notifiche pervenute al ministero della Salute, integrati con i dati del Sistema epidemiologico integrato dell’epatite virale acuta e dell’Iss, “mostrano da gennaio 2013, un importante incremento del numero dei casi di epatite A, rispetto agli anni precedenti”, suggerisce il sito del dicastero. A seguito di tale aumento di casi umani di epatite A, osservato soprattutto nelle regioni del centro-nord Italia, il ministero della Salute ha attivato una task force composta da esperti dello stesso ministero, dell’Iss e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, il centro di referenza nazionale dei rischi emergenti in sicurezza alimentare. Lo scopo della task force e’ di individuare la possibile fonte di contaminazione, confermare le ipotesi di sospetta correlazione con il consumo di frutti di bosco surgelati e adottare le migliori strategie integrate di controllo. Il 23 maggio scorso il ministero ha emanato una circolare indirizzata agli assessorati alla Sanita’ delle Regioni e Province autonome e agli uffici periferici del ministero preposti ai controlli all’importazione degli alimenti di origine vegetale, per rafforzare le misure di sorveglianza sui casi e avviare indagini mirate sul territorio nazionale. Nelle Regioni dove e’ stato riscontrato un maggiore incremento del numero dei casi, si e’ provveduto ad attivare studi analitici di tipo caso-controllo per meglio indagare i possibili fattori di rischio implicati nella diffusione della malattia. Lo studio ha messo in evidenza una forte correlazione con il consumo di frutti di bosco surgelati assunti tal quali. Sono stati eseguiti numerosi controlli di laboratorio che ad oggi hanno permesso di identificare la contaminazione da virus dell’epatite A in 4 lotti di prodotti differenti, per i quali sono state diramate le notifiche di allerta.

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