Spazio: allo studio l’ibernazione di astronauti per futuri viaggi su Marte

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Credit: ESA
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La Nasa potrebbe finanziare un programma per studiare modi per indurre uno stato di ibernazione negli astronauti. Questo lavoro potrebbe contribuire a realizzare viaggi verso Marte in modo piu’ economico, piu’ sicuro e meno faticoso per i membri dell’equipaggio sia psicologicamente che emotivamente. ”Contiamo di, finalmente, riuscire a dare una data concreta al primo viaggio umano su Marte”, ha spiegato John Bradford della SpaceWorks Engineering. Con l’attuale tecnologia propulsiva, occorrono dai sei ai nove mesi per arrivare su Marte. “Se gli astronauti potessero fare il viaggio in ‘letargo’ – ha aggiunto Bradford – ci sarebbe un risparmio considerevole in termini di loro affaticamento e in termini economici. La navicella potrebbe essere piu’ leggera e snella. E potremmo re-investire quei soldi nella schermatura dai raggi cosmici, per esempio“. Il gruppo di Bradford e’ stato uno dei 12 gruppi di ricerca che ha vinto una borsa di studio del NASA Innovative Advanced Concepts (NIAC) di quest’anno, del valore di 100 mila dollari. Il team di Bradford sta cercando di sfruttare ed estendere i progressi della medicina nell’ipotermia terapeutica, che si occupa di prevenire danni ai tessuti durante i periodi di basso flusso sanguigno, abbassando la temperatura corporea. Gli scienziati stanno studiando un modo per raffreddare la parte ‘interna’ di un astronauta: una delle strade potrebbe essere quella di impiegare i cuscinetti in gel che i medici usano durante la terapia dell’ipotermia. Il team vorrebbe comunque evitare metodi invasivi come l’iniezione di liquidi nella circolazione sanguigna. Finora, il limite di torpore ipotermico massimo raggiunto e’ stato di soli 10 giorni.

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