Citta’ piu’ ecologiche seguendo l’esempio che arriva da Friburgo, Stoccolma, Londra, Copenaghen, Vancouver, Toronto. Ma anche rilancio delle campagne con un occhio all’economia ed un altro al paesaggio. Sono alcuni dei temi chiave e dei messaggi lanciati oggi al Lazzaretto di Cagliari nel convegno “Paesaggi sostenibili per il nuovo millennio”, promosso dalla Federazione regionale dottori agronomi e forestali, dalla Facolta’ di Agraria di Sassari e dall’Assessorato regionale all’Urbanistica e agli Enti Locali, in collaborazione con l’Associazione nazionale architettura bioecologica e l’Istituto nazionale di urbanistica. Secondo gli esperti negli ultimi 40 anni e’ stato “consumato” il 30% delle risorse del pianeta. Da qui la necessita’ di invertire la rotta. Anche tra i palazzi. “Le piante in citta’ – ha affermato l’agronomo Mario Asquer – sono fondamentali perche’ permettono una riduzione dei consumi energetici, abbattono le polveri sottili, assorbono Co2 e producono ossigeno, raccolgono l’acqua piovana e migliorano l’ambiente urbano”. Il preside della Facolta’ di Agraria, coordinatore dei presidi delle Facolta’ di Agraria italiane, Giuseppe Pulina, ha ribadito come il paesaggio agrario, forestale e zootecnico costituiscano una risorsa ecologica, economica e sociale che negli anni futuri potra’ dare reddito e occupazione alla Sardegna, migliorando nello stesso tempo l’ambiente e il paesaggio.
