Oceani sempre più caldi: ecco le conseguenze sui microrganismi

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Credit: NASA
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Gli oceani sempre più caldi innescano un pericoloso cambiamento: accelerano il metabolismo dei microrganismi che li popolano, portandoli ad assorbire diversamente gli elementi nutritivi. I risultati dello studio, coordinato dall’Università britannica della East Anglia, sono pubblicati sulla rivista Nature Climate Change e dimostrano che la temperatura delle acque ha un effetto diretto nel mantenere il delicato equilibrio degli ecosistemi degli oceani. Il fitoplancton marino è un insieme molto variegato di organismi unicellulari che svolgono un ruolo chiave per gli ecosistemi: rappresenta la base della catena alimentare, è responsabile della ‘sequestro’ del 50% della CO2 prodotta e determina in maniera più o meno diretta il rapporto esistente di alcune sostanze fondamentali al mantenimento di tutte le forme di vita e del clima in generale.
Utilizzando un approccio multidisciplinare, i ricercatori britannici sono riusciti a quantificare gli effetti sul ciclo di azoto e fosforo dovuti al riscaldamento delle acque. In questo modo hanno osservato che l’aumento delle temperature modifica il metabolismo del plancton, tanto da rendere necessaria una minore quantità di fosforo. Un effetto all’apparenza piccolo ma che, considerando l’incredibile ruolo basilare che il fitoplancton riveste negli oceani, è in grado di sconvolgere gli equilibri delle catene alimentari marine.

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