Salute: un bimbo su 5 russa durante il sonno, occhio ai problemi di respiro!

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RUSSARE - CopiaGiovanni De Vincentiis, dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, consiglia di far attenzione ai “segnali” lanciati dal piccolo durante il sonno, a cui possono aggiungersi incubi, pipì a letto, iperattività durante il giorno o disattenzione a scuola: potrebbe infatti trattarsi di problemi del respiro che non vanno trascurati e per i quali potrebbe essere opportuno programmare una visita con lo specialista (otorino, broncopneumologo). Dunque, non solo solo gli adulti a russare durante la notte: 1 bimbo su 5 ha questo problema, mentre il 3% combatte con le apnee notturne, un disturbo più complesso. “Per molti anni la medicina ha studiato con attenzione soprattutto i problemi legati al russamento notturno nell’età adulta, ritenendo erroneamente che le conseguenze negative delle difficoltà del respiro fossero appannaggio soprattutto di quella fascia di età- spiega De Vincentiis- e’ stato necessario prima comprendere che la manifestazione della malattia era profondamente differente nel bambino rispetto all’adulto: l’adulto che dorme male la notte è sonnolento nel corso della giornata, viceversa il bambino testimonia la mancanza di riposo notturno con iperagitazione”. Nel l’ampio spettro dei disturbi del respiro nel sonno nei bambini, che ha per estremi il russamento semplice e le apnee – prosegue l’esperto – si inseriscono, in percentuali variabili e con gradi crescenti di difficoltà respiratoria, il russamento abituale, la sindrome delle aumentate resistenze respiratorie e l’ipoventilazione ostruttiva. Le cause sono molteplici ed è noto – sottolinea De Vincentiis – il legame di questi disturbi con altre patologie, come ad esempio la sindrome metabolica, i problemi al cuore e al sistema vascolare e gli episodi di Alte (eventi apparentemente rischiosi per la vita), caratterizzati da apnea, variazione del colorito cutaneo e del tono muscolare. “Più in generale, in età prescolare e scolare il disturbo del respiro nel sonno ha un impatto negativo sul rendimento scolastico, sull’atteggiamento relazionale e sul comportamento del bambino- conclude- multifattoriale la genesi del problema, multidisciplinare deve essere pertanto la terapia, con il concorso di più specialità, sia mediche che chirurgiche: dall’otorinolaringoiatria all’ortodonzia, dalla chirurgia maxillo-facciale alla broncopneumologia, senza dimenticare la radiologia, la pediatria, la logopedia”.

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