Anche i moscerini possono prendere una ‘testata’, e se sbattono subiscono gli stessi traumi cerebrali degli uomini: la scoperta realizzata da un gruppo di ricercatori coordinato dall’Universita’ del Wisconsin di Madison apre la possibilita’ di usare i moscerini della frutta come modello, migliore dei roditori, per lo studio dei danni cerebrali. Il lavoro e’ stato pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti. “A differenza di molti importanti problemi medici – ha spiegato Barry Ganetzky, uno dei responsabili dello studio – come cancro, ipertensione, diabete o disturbi cardiaci, non sappiamo praticamente nulla di quel che riguarda i danni provocati dai traumi cerebrali. Perche’ un colpo alla testa puo’ provocare epilessia o come puo’ portare alla degenerazione dei neuroni? Nessuno ha risposto a queste domande perche’ e’ davvero molto difficile studiarli sugli uomini”. Proprio per cercare di studiare il problema, solo negli Usa si registrano circa 1,7 milioni di traumi cranici, i ricercatori hanno individuato negli studiatissimi moscerini della frutta un nuovo modello di studio. Il lavoro ha infatti scoperto che il cervello dei moscerini e’ protetto da un involucro rigido simile al nostro cranio e che i traumi producono gli stessi sintomi, dalla perdita di coordinamento fino alla degenerazione dei neuroni, che si riscontrano nei mammiferi. Grazie al possibile utilizzo di questo nuovo modello di cui si conoscono perfettamente le caratteristiche genetiche sara’ possibile, affermano i ricercatori, fare rapidi progressi nella comprensione della biologia dei traumi cranici e fare forse a meno dell’uso di mammiferi.
Salute: moscerini diventano modello per studio per traumi alla testa
