Il vasto vortice depressionario che da giorni penalizza il tempo sull’Italia, continuando ad apportare forti precipitazioni, anche a sfogo di rovescio o temporale, in gran parte delle nostre regioni, tenderà a muoversi in moto retrogrado, in direzione delle Baleari e della Spagna meridionale, causa la decisa espansione di un cuneo anticiclonico oceanico che dall’Europa centrale si propagherà fino alla Romania settentrionale e all’Ucraina. Questo vortice depressionario sul Mediterraneo, venendo completamente isolato dal flusso perturbato principale delle medie latitudini, evolverà rapidamente in un “CUT-OFF” (vortice ciclonico chiuso in quota), attivo nella media troposfera, e colmo di aria fredda in quota, di lontane origini sub-polari marittime, in costante invorticamento su se stessa. Il lungo promontorio anticiclonico (in assetto zonale), esteso dall’Atlantico fino alle pianure dell’Ucraina e della Russia meridionale, inoltre riuscirà ad imprimere un moto retrogrado al “CUT-OFF”, che nel corso del fine settimane comincerà a marciare gradualmente verso ovest, in direzione delle Baleari e dell’alto mar di Alboran. Fra domani e domenica il “CUT-OFF” sopra citato, pur muovendosi verso le Baleari le Baleari e l’antistante costa algerina, continuerà a penalizzare il tempo sul nostro paese, dispensando molta instabilità, specie fra Sardegna e settori tirrenici. Proprio qui i forti contrasti termici, generati dal richiamo di aria sub-tropicale continentale, dai quadranti meridionali (lungo il bordo orientale della circolazione depressionaria), molto più mite e umida, al di sotto della massa d’aria fredda in quota collegata al “CUT-OFF” in allontanamento retrogrado verso le Baleari, agevolerà lo sviluppo di temporali, localmente anche di moderata e forte intensità, che colpiranno soprattutto le aree della Sardegna nord-orientale e i settori ionici di Calabria, Basilicata e Puglia.
Ma con l’allontanamento della circolazione depressionaria, verso ovest, da domani il bordo più meridionale del lungo promontorio anticiclonico che attraverserà tutta l’Europa centrale, distendendosi fino all’Ucraina e alla Russia meridionale, tenderà gradualmente ad abbassarsi di latitudine, influenzando più direttamente le Alpi e tutte le regioni settentrionali italiane, causando un progressivo aumento del campo barico nei bassi Strati. L’aumento della pressione barometrica sarà accompagnato da un significativo miglioramento, che dalle regioni settentrionali che, a parte dei residui annuvolamenti sul Piemonte occidentale, si estenderà anche alle coste adriatiche e dalla seconda parte del giorno anche alle regioni centrali, con l’apertura di schiarite e tratti di cielo sereno sempre più vasti. Ma bisogna fare molta attenzione, perché si tratterà non di un miglioramento, bensì una tregua in attesa di un brusco peggioramento in arrivo dalla giornata di lunedì, generalizzato su gran parte del territorio nazionale. Difatti, già dalla serata di domani, l’affondo di una saccatura sull’Atlantico occidentale, davanti l’East Coast degli USA, tenderà a stimolare una pulsazione meridiana dell’anticiclone delle Azzorre, il quale con i propri elementi tenderà a spingersi verso le alte latitudini, in mezzo all’oceano, con lo sviluppo di un modesto “blocking” capace di ergersi fino alle coste della Groenlandia sud-orientale. Questa espansione lungo i meridiani del promontorio anticiclonico dinamico oceanico favorirà, sul bordo orientale della struttura anticiclonica, la discesa di un esteso blocco di aria molto fredda, d’estrazione artica marittima, che dal mare della Groenlandia si verserà sull’Atlantico orientale, tramite una sostenuta ventilazione settentrionale, invadendo la Norvegia, le Isole Britanniche, e da martedì anche la Francia, il Belgio, l’Olanda, la Danimarca ed il nord della Spagna. In pratica l’alta pressione oceanica, ergendosi oltre i 60° di latitudine nord, fino allo Stretto di Danimarca e all’Islanda, sarà in grado di aspirare una parte di aria molto fredda, di origini polari, collegata alla vasta circolazione ciclonica del vortice polare, attiva con un profondo minimo depressionario sopra il mar di Barents.
L’interazione fra la vasta circolazione ciclonica colma di aria gelida, legata al vortice polare, e l’anticiclone azzorriano, che temporaneamente si spingerà sopra i 60° di latitudine nord, attiverà una sostenuta ventilazione da N-NO che dal mare della Groenlandia si muoverà in direzione delle Isole Britanniche, determinando un forte calo delle temperature, fra lunedì e martedì. Questa massa d’aria fredda, artico marittima, nella giornata di martedì, scorrendo lungo il bordo orientale del “blocking” azzorriano, raggiungerà la Spagna e la Francia, penetrando in parte sul Mediterraneo centro-occidentale, traboccando dalla valle del Rodano con l’attivazione di intensi venti di “mistral”. Dopo essere uscita dal Rodano l’aria fredda andrà ad alimentare il “CUT-OFF” latente, fra la Spagna meridionale e le Baleari, rinvigorendolo ulteriormente, fin dai bassi strati. I forti contrasti termici che si verranno ad originare, fra il lato occidentale della circolazione depressionaria, dove scorre l’aria fredda di lontane origini artico marittime, e quello orientale, dove invece risaliranno masse d’aria temperate ma molto umide, di tipo sub-tropicale marittima continentalizzata, imprimerà una certa enfasi per lo sviluppo di una ciclogenesi, fra mar di Sardegna e mar di Corsica. Nei bassi strati, l’intensificarsi del “gradiente termico orizzontale” fra Mediterraneo centrale e Spagna, favorirà la genesi di un giovane e intenso sistema frontale, annesso alla ciclogenesi, che portandosi verso il Tirreno darà luogo ad una severa fase di maltempo, con forti rovesci, piogge battenti e temporali, anche di moderata e forte intensità, che colpiranno con durezza tutte le regioni tirreniche, dalla Toscana meridionale, passando per il Lazio, la Campania, e dalla nottata fra lunedì e martedì, pure la Calabria, la Sicilia orientale e la Calabria ionica, dove non si escludono persino dei nubifragi, maggiormente probabili fra basso Lazio, Campania, Sicilia orientale, Calabria ionica e Salento.
Difatti, le sostenute correnti da SO e O-SO, prodotte dal rapido approfondimento della ciclogenesi nei bassi strati, fra mar di Sardegna e mar di Corsica, muovendosi rapidamente verso la Sardegna e l’omonimo Canale tenderanno a convergere con il flusso umido e mite sub-tropicale, da S-SE e SE, che dallo Ionio si dirige su tutto il medio-basso Tirreno, risalendo tale bacino fino all’arcipelago Toscano, con intensi venti da SE, esacerbati dall’inasprimento del “gradiente barico orizzontale” fra i mari italiani ed il bacino orientale del Mediterraneo, dove si accaserà un robusto anticiclone mobile di blocco che distendosi fino al mar Nero, al Caucaso e alla Russia meridionale farà da blocco all’avanzata del sistema frontale verso le regioni italiane meridionali. Ebbene, qui bisognerà fare molta attenzione. Tale confluenza, nei medi e bassi strati, evolvendo verso est, agevolerà le condizioni ideali per la formazione di convenzione organizzata e “Clusters temporaleschi pre-frontali” che già dalla serata di lunedì interessando le coste di Toscana, Lazio e Campania, dove sono attesi fenomeni anche di forte intensità, localmente esaltati dalle forzature orografiche locali. Proprio fra Lazio e coste campane non sono del tutto esclusi pure dei brevi nubifragi in grado di provocare temporanei allagamenti nelle aree urbanizzate. Nel corso della nottata fra lunedì e martedì, grazie allo spostamento verso est di questa linea di confluenza nei bassi strati (fra i venti da SO e O-SO che convergeranno con quelli da S-SE ed SE in azione sul Tirreno orientale), i temporali pre-frontali si muoveranno verso la Sicilia orientale, la Calabria ionica e il Salento, dove peraltro si andrà ad innestare una considerevole divergenza, fra l’intensa ventilazione da SE e S-SE nei bassi strati, e le correnti da SO in quota, richiamate dalla stessa circolazione depressionaria, che accenderà una forte instabilità convettiva, in spostamento verso lo Ionio.
Durante la prima mattinata di martedì, la linea di convergenza traslerà in direzione del basso Tirreno, per raggiungere le coste del messinese e della Calabria entro la tarda mattinata, apportando forti rovesci di pioggia e fenomeni temporaleschi, anche di moderata e forte intensità. Proprio al traverso di questa area di confluenza, fra masse d’aria notevolmente diverse fra loro e di opposte direzioni (convergenza nei bassi strati), si svilupperanno intensi moti ascendenti che terranno in vita una convenzione ben organizzata, con la formazione di grosse “Cellule temporalesche” e imponenti “Clusters pre-frontali”, che tenderanno a assumere una direttrice Sud-Nord o S-SO/N-NE. I “Clusters” che nasceranno sullo Ionio occidentale, fra la tarda mattinata e ed il pomeriggio di martedì, risaliranno le coste ioniche calabresi, dal reggino al crotonese e cosentino, per poi puntare le coste ioniche di Basilicata e Puglia, dove giungeranno rovesci e temporali, a tratti anche intensi, con attività elettrica e colpi di vento. L’area di forte maltempo, già nel corso del tardo pomeriggio/sera di martedì, si sposterà molto rapidamente verso l’Albania e le coste della Dalmazia meridionale, favorendo cosi un deciso miglioramento, con ampie schiarite, su tutta l’area ionica, grazie all’inserimento della più secca ventilazione da SO, mentre piogge e temporali si concentreranno nuovamente sulle centrali tirreniche, dove avanzerà il fronte freddo dell’annesso sistema frontale, seguito da aria decisamente più fredda, che genererà una spiccata instabilità convettiva lungo il Tirreno centrali. Sulle regioni settentrionali invece sarà presente un fronte occluso che apporterà piogge di debole e moderata intensità sulla pianura Padana, mentre sulle Alpi riprenderà a nevicare, fino a 700 metri di quota.