Nel tardo pomeriggio ha smesso di piovere ma a Uras – paese dell’Oristanese isolato dalla pioggia con strade e ferrovie chiuse – la situazione e’ ancora di grande emergenza. Non ci sono feriti o dispersi, ma stanotte alcune decine di persone non potranno dormire nelle proprie case invase dall’acqua. Molti trascorreranno la notte nella palestra comunale dove in queste ore si sta allestendo un centro di prima accoglienza. Da Cagliari stanno arrivando un quarantina di brandine che in questo momento si pensa possano essere sufficienti, anche perche’ diverse famiglie hanno trovato ospitalita’ presso amici o parenti. Il paese rimane comunque quasi inaccessibile. Molte strade nella parte bassa che guarda verso la ferrovia sono allagate e impraticabili, nei punti piu’ critici l’acqua ha raggiunto i due metri di altezza. I tre principali accessi sono allagati e presidiati dalle forze dell’ordine e anche i residenti hanno qualche difficolta’ a raggiungere le proprie abitazioni nelle vie del centro dove comunque la situazione non e’ critica. Per portare in salvo le persone nella case allagate sono dovuti intervenire i vigili del fuoco e la forestale con i loro mezzi anfibi. Situazione ancora critica nel Villacidrese, una delle aree della Sardegna maggiormente investita dal ciclone Cleopatra. Nel municipio di Villacidro opera da questa mattina una unita’ di crisi per l’emergenza, coordinata dal sindaco Teresa Pani e composta dai tecnici del Comune, dal comandante della stazione carabinieri, dalla Protezione civile del Medio Campidano. Una decina di famiglie, quasi tutte con bambini piccoli, sono state evacuate dalle loro abitazioni rurali nelle campagne di Villacidro. Carabinieri e Protezione civile hanno dovuto utilizzare gommoni nautici per raggiungere le case e mettere in salvo le persone. I soccorritori si sono dovuti calare fino al ventre nell’acqua torbida che allagava le stanze per portare fuori i piu’ piccoli e qualche anziano per poterli poi mettere al sicuro con i gommoni. L’intera zona industriale si e’ trasformata in un immenso lago di acqua e fanghiglia. A San Gavino allagata e chiusa la stazione ferroviaria, con i treni bloccati sui binari. In paese la centrale via Roma si e’ trasformata in un grande fiume e numerosi negozi sono finiti sott’acqua