“I sindaci sapevano che avrebbe piovuto molto, come sempre. Sono stata avvisata con il classico messaggio di criticita’ elevata, che riceviamo venti volte l’anno, ma nessuno poteva pensare ad un tale disastro”. Lo ha detto il sindaco di Torpe’ (Nuoro), Antonella Dalu, dopo l’ alluvione che nel paese ha provocato una vittima, con un centinaio di famiglie sfollate e danni ingenti. “Abbiamo fatto il possibile, con un costante monitoraggio – conclude il sindaco – ma dalle 19 in poi e’ stato un disastro”. A Torpe’, paese di tremila anime ad una quarantina di chilometri da Olbia, la citta’ piu’ colpita dall’alluvione in Sardegna, si contano i danni dopo la bomba d’acqua caduta dal cielo lunedi’ sera. Centinaia di persone hanno perso tutto, con le case invase dall’acqua e dal fango, e hanno trovato ospitalita’ in casa di parenti ed amici. Il sindaco Dalu racconta le fasi di quei drammatici momenti: “Lunedi’ ha cominciato a piovere poco prima dell’una, poi ha smesso verso le quattro, per riprendere incessantemente alle 17 e 30 – spiega il primo cittadino di Torpe’ – vista la situazione critica avevo gia’ dato l’ordine di chiusura delle scuole per martedi’. Abbiamo subito invitato chi abita nella parte sinistra del fiume a lasciare le case ma l’argine si e’ rotto e dalle 19 in poi e’ stato un disastro improvviso. Non e’ vero – precisa il sindaco – che qualche famiglia si sarebbe rifiutata di lasciare la propria abitazione, ma in passato e’ successo che a seguito dell’avviso di allerta meteo della Protezione Civile abbiamo fatto evacuare le case a rischio e poi non e’ successo nulla. Questa volta purtroppo – conclude il sindaco – ricevuto il classico messaggio di criticita’ elevata, non potevamo pero’ pensare che arrivasse tutta questa acqua, un fatto mai accaduto da queste parti, dove l’ultima alluvione del 2006 aveva provocato danni ma non cosi’ disastrosi”.