”Quanto avvenuto in Sardegna e’ dovuto a un mix tra una corrente calda, piu’ calda che in passato, che trasporta molta energia e vapore d’acqua, e che si e’ scontrata con una corrente di aria fredda proveniente da nord. Questo ha dato vita a una fortissima depressione. E’ quello che tecnicamente si chiama ‘ciclone extratropicale’ che non e’ un tifone, ne’ un uragano”. Lo ha detto il climatologo Giampiero Maracchi, direttore dell’Istituto di biometeorologia del Cnr, intervenendo oggi a margine di un incontro in Regione Toscana sul tema del governo del territorio. Maracchi ha ricordato che negli ultimi anni ”il fenomeno delle piogge intense e’ aumentato del 900%, rispetto al periodo di riferimento 1960-90. In Sardegna si e’ parlato di 400 millimetri di pioggia caduti, che vuol dire 4 mila tonnellate di acqua su un ettaro di terreno. In questi casi anche la gestione del territorio, che indubbiamente in Italia ha avuto difetti molto gravi, diventa quasi irrilevante”. Secondo Maracchi ”una soluzione a questo tipo di problemi e’ legata al modello economico. Negli ultimi 150 anni abbiamo sviluppato un modello economico che dal punto di vista dell’ ambiente e del clima e’ alle porte. Va cambiato – ha concluso – ma la crisi globale dell’economia rende piu’ difficile cambiarlo. Dobbiamo anche cambiare i nostri comportamenti, non solo dei governi, ma anche quello dei singoli”.