Sarà un weekend di forte maltempo su buona parte delle regioni meridionale, ed in particolare i settori ionici di Sicilia, Calabria, ed in seguito pure la Basilicata e la Puglia, che saranno flagellati da piogge battenti, rovesci e temporali, localmente anche di moderata e forte intensità, capaci di scaricare abbondanti apporti pluviometrici lungo il versante orientali di Iblei, Etna, Peloritani, Aspromonte e Serre, con picchi di oltre i 100-150 mm in 12 ore. Tutto per colpa dell’ennesimo sbilanciamento, a nord delle Alpi, dell’alta pressione delle Azzorre, che nel corso del weekend distenderà il proprio baricentro principale sopra i territori dell’Europa centrale, incuneando il proprio bordo più meridionale verso le regioni settentrionali italiane, le quali godranno di un significativo rialzo dei valori barici al suolo, con picchi di oltre i 1025-1027 hpa. Con questo particolare dislocamento il promontorio anticiclonico azzorriano lascerà attiva sul bacino centrale del mar Mediterraneo la latente circolazione depressionaria, evoluta in “CUT-OFF”, colma di aria molto fredda, artico marittima continentalizzata nella media e alta troposfera. Fra la mattinata di domani e domenica la circolazione depressionaria, spingendosi a latitudini ancora più meridionali, verrà bordata lungo il suo lato più meridionale dal passaggio del ramo principale del “getto sub-tropicale”, il quale scorrendo sopra l’entroterra algerino e quello libico imprimerà su di esso una notevole avvezione di vorticità positiva che lo alimenterà, approfondendolo ulteriormente nel tratto di mare antistante le coste algerine e tunisine.
Rinvigorendosi ad opera dell’intensa avvezione di vorticità positiva, prodotta dal passaggio del “getto sub-tropicale”, l’area depressionaria in questione, mantenendo questo posizionamento, attiverà un flusso d’aria sub-tropicale continentale marittimizzata, da E-SE e SE, che dall’entroterra della Cirenaica aspirerà masse d’aria molto miti, pronte ad umidificarsi notevolmente durante il passaggio obbligatorio sopra il mar Libico e il basso Ionio. Questa circolazione di aria molto umida e tiepida sub-tropicale, risalendo tutto lo Ionio, da SE, e scorrendo lungo il bordo orientale della circolazione depressionaria in fase di ulteriore approfondimento attorno l’alta Tunisia, comincerà ad ammassare tanta umidità lungo il versante orientale degli Iblei, Etna e Peloritani, favorendo cosi lo sviluppo di nuvoloni carichi di pioggia, capaci di dare la stura a precipitazioni piuttosto persistenti che investiranno tutta l’area ionica siciliana, dal ragusano fino al catanese e al messinese ionico. Fino alla mattinata di sabato le piogge dalla costa ionica pian piano risaliranno verso la bassa Calabria, interessando soprattutto i centri del reggino ionico, con piogge e rovesci che potrebbero divenire davvero intensi.
Durante questa fase, il flusso di aria mite e umida, di origine sub-tropicale continentale marittimizzata sopra lo Ionio, proveniente dai deserti della Cirenaica e dall’Egitto nord-occidentale, si dirigerà verso la Sicilia, la Calabria, la Basilicata e la Puglia, accentuando cosi il “gradiente termico orizzontale” con il mar delle Baleari e il Mediterraneo centro-occidentale, dove invece scorrerà aria decisamente più fredda, di tipo artico marittima continentalizzata (l’isoterma di +0°C a 850 hpa si spingerà fino all’Atlante algerino). Questo spiccato “gradiente termico orizzontale” fra lo Ionio e il Mediterraneo centro-occidentale, con la contrapposizione delle masse d’aria tiepide sub-tropicali con quelle più fredde di lontane origini artiche, determinerà una forte destabilizzazione atmosferica che culminerà con il rapido sviluppo sullo Ionio, fra il pomeriggio e la tarda serata di domani, di diversi “sistemi temporaleschi a mesoscala” che dalla tarda serata successiva si muoveranno in direzione delle coste della Sicilia orientale e della Calabria ionica, apportando su queste piogge diffuse e rovesci temporaleschi che diverranno sempre più battenti dalla nottata successiva. Nel corso della nottata un ulteriore esaltazione degli indici di rain/rate, indotta dal notevole “forcing” orografico esercitato dai rilievi della Sicilia e Calabria ionica all’umida e instabile ventilazione da SE, incrementerà l’intensità dei carichi precipitativi che potranno divenire molto abbondanti lungo il versante orientali di Iblei, Etna, Peloritani, Aspromonte e Serre, dove sarà elevato il rischio di veri e propri nubifragi, con apporti di oltre i 100-150 mm in meno di 6-12 ore, specie fra reggino ionico, catanzarese, crotonese e tarantino, e picchi di oltre i 200 mm lungo il versante orientale di Aspromonte e Serre.
Il clou di questa severa fase di maltempo avverrà proprio nella nottata, fra domani e domenica, allorquando il forte “gradiente termico orizzontale” che si verrà a creare fra lo Ionio, il basso Tirreno e il Mediterraneo centro-occidentale, rafforzerà la latente depressione extratropicale anche nei bassi strati, grazie allo sviluppo di una intensa area “baroclina” (giovane ciclogenesi nei bassi strati) sul Canale di Sicilia. Come è facile prevedere, una volta innescata, questa giovane ciclogenesi andrà velocemente ad approfondirsi, cominciando a prendere un grande sviluppo visto che verrà costantemente alimentata, lungo il suo lato più occidentale, da un flusso di masse d’aria molto fredde, di lontane origini artiche, mentre lungo il lato orientale risalirà aria molto umida e tiepida, di tipo sub-tropicale, che si dipanerà all’intero sud Italia, tramite il soffio di intensi venti di scirocco sullo Ionio. Questi forti contrasti termici alimenteranno la circolazione depressionaria in un vero e proprio ciclone extratropicale mediterraneo, con una intensa forza centrifuga, capace di convogliare verso la Sicilia burrascosi venti di scirocco che oltre a causare intense mareggiate sulle coste esposte, rischiano di apportare ingenti carichi precipitativi sui settori ionici di Sicilia, Calabria e Puglia. Con questo tipo di quadro configurativo l’ondata di maltempo che da domenica comincerà ad abbattersi lungo tutto il settore ionico, fra Sicilia, Calabria orientale e Salento, potrebbe essere davvero intensa, con eventi precipitativi che rischiano di assumere carattere di vero e proprio nubifragio.
Lungo il settore pre-frontale di questa circolazione depressionaria, attiva soprattutto in quota, visto lo sviluppo di una linea di convergenza venti nei bassi strati, si potrebbero innescare fenomeni temporaleschi davvero molto forti che andrebbero a flagellare l’intera area ionica, con nuovi intense precipitazioni fra la costa orientale della Sicilia, la Calabria ionica e il Salento. Ma oltre alle piogge battenti e ai temporali la forte ondata di maltempo che da sabato si appresta a flagellare le coste ioniche sarà accompagnata anche da forti venti sciroccali che nella giornata di domenica si dipaneranno in tutto il mar Ionio, con la successiva attivazione di venti di burrasca, da SE e S-SE, che solleveranno un moto ondoso davvero imponente. Il fitto “gradiente barico orizzontale” che si verrà a predisporre sopra lo Ionio, lungo il lato più orientale della profonda circolazione depressionaria, in fase di ulteriore approfondimento fra l’alta Tunisia e il Canale di Sicilia, esacerbato dalla presenza di un promontorio anticiclonico fra la Turchia e il mar Nero, attiverà un intenso flusso di correnti da SE e S-SE che dalle coste libiche risaliranno il mar Libico e lo Ionio, agitandolo per bene e generando ondate di “mare vivo” che supereranno anche i 3.0-4.0 metri di altezza.
Queste ondate, dopo aver percorso lo Ionio, andranno ad abbattersi con grande impeto lungo gli esposti litorali della Sicilia orientale, dal catanese al messinese ionico e imboccatura meridionale dello Stretto di Messina, e della Calabria ionica, dal reggino ionico fino alla costa crotonese e al basso cosentino ionico, rompendosi con grande impeto su questi tratti di costa. Ma ondate, di oltre i 3.0-4.0 metri, si propagheranno all’interno del golfo di Taranto e verso le coste del Salento, dove irromperanno onde da S-SE che supereranno “Run-Up” di oltre i 4.0-4.5 metri, con picchi di oltre i 5.0 metri diretti verso il litorale catanzarese, crotonese e la costa salentina. Le mareggiate che s’innescheranno causeranno danni e disagi nei tratti di costa già seriamente vulnerati dall’erosione. A rischio anche molti tratti di spiagge e opere marittime, specie fra messinese e reggino ionico, che rischiano di essere inghiottite dalla furia dei marosi provenienti dal quadrante sud-orientale. Ma il fitto “gradiente barico orizzontale” che si determinerà fra l’Europa centrale, dove si stabiliranno massimi barici sopra i 1028-1030 hpa, e il bacino centrale del mar Mediterraneo, sede della profonda circolazione ciclonica, con minimo sotto i 999 hpa tra Canale di Sicilia e Canale di Sardegna, causerà il notevole rinforzo, fino a burrasca forza 7-8 Beaufort, dei venti di grecale su tutto il medio-basso Tirreno e sul Canale di Sicilia, dove si registreranno raffiche da NE fino a 60-70 km/h oltre la soglia d’attenzione, lungo le coste di Campania e della Sardegna orientale.
Su quest’ultima i venti di ritorno da NE e N-NE potranno superare la soglia degli 80-90 km/h nel tratto antistante Capo Bellavista e Capo Carbonara. Venti intensi da NE agiteranno il settore più occidentale del basso Tirreno, producendo ondate di “mare vivo” alte più di 3.0-3.5 metri che si dirigeranno in direzione delle coste della Sardegna orientale, dell’Algeria orientale e dell’alta Tunisia, dove s’innescheranno delle mareggiate di debole e media intensità. Nel corso del pomeriggio di domenica la profonda circolazione depressionaria si muoverà in modo retrogrado in direzione del Canale di Sardegna, indebolendosi leggermente, ma continuando ad apportare forti piogge e rovesci sui settori ionici di Calabria, Basilicata e Puglia, mentre delle piogge sparse e dei rovesci dal pomeriggio risaliranno su Campania, Basilicata, Molise e Abruzzo meridionale, dove si potranno vedere dei fenomeni a tratti anche a carattere di rovescio.