Freddy Mercury nutriva un amore viscerale per i gatti, al punto da considerarli come dei veri e propri figli. Rappresentarono la sua unica compagnia negli ultimi suoi mesi di vita, alleviandoli la sofferenza e facendolo sorridere. I suoi primi mici furono Tom e Jerry, che aveva preso con sé quando viveva con Mary Austin, poi fu il turno di Oscar, gattone rosso e molto timido, Tiffany, Goliath e Delilah, la sua preferita, al punto che fece fare un suo ritratto alla pittrice Ann Ortman, dedicandole la celebre canzone “Delilah”. Inserì i suoi gatti nel testamento, senza lasciar loro nulla, ma tutelandoli come membri familiari.
Il titolo della canzone di Paul Mc Cartney “Martha my dear” sarebbe stato ispirato dal cane di Paul, una femmina di bobtail che aveva acquistato nel 1965 e che fu il suo primo animale domestico. In molti hanno ipotizzato che la canzone in questione fosse un commento triste alla fine della sua storia d’amore con Jane Asher , che Mc Cartney avrebbe dovuto sposare nel 1968 e questa tesi sembrerebbe essere avvalorata dal verso “you have always been my inspiration”. Da sempre i nostri amici a quattro zampe hanno ispirato scrittori, registi, cantautori… come non ricordare la meravigliosa Lassie, la stupenda Rough Collie protagonista del breve racconto pubblicato dall’angloamericano Eric Knight ispirandosi a Toots, il cucciolo di Collie che egli stesso aveva regalato a sua moglie? Ma Lassie era in realtà Pal, un bellissimo maschietto e questa scelta non fu casuale: aveva un aspetto più scenografico ed era meno timoroso di una femmina, pertanto decisamente più fotogenico! Ma i cani celebri sono innumerevoli. Come non citare Hackiko , il cucciolo che attenderà invano per 10 anni l’arrivo del suo padrone stroncato da un infarto?
C’e’ posto anche per i piccoli con Lilly e il Vagabondo. Lilly, la tenerissima cagnetta che fugge da casa perché si sente messa da parte dai padroni dopo la nascita del loro primo figlio, girando per la città viene difesa da Biagio, un cane vagabondo che la aiuterà a superare i pericoli dei randagi. I due riescono a salvare il figlio tanto amato dei padroncini e vengono accolti entrambi in casa. Del cane, ritenuto da secoli come “il migliore amico dell’uomo” sappiamo che ha indubbiamente un rapporto privilegiato con la nostra specie da più di 33 mila anni. Lo ha dimostrato l’analisi condotta qualche anno fa da alcuni ricercatori russi sui resti trovati in una caverna sul monte Attai, in Siberia meridionale. Tra i reperti fossilizzati c’era proprio un cranio di un cane simile ad un husky, che avrebbe accompagnato l’uomo primitivo nella caccia ad altre specie dell’Era Glaciale come l’orso, la capra di montagna e la volpe delle nevi.
Ma se il cane si rivela il miglior amico dell’uomo, il gatto lo è per la donna! Secondo una ricerca condotta dall’università di Vienna, il felino in questione non solo preferisce la donna, ma riesce a manipolarla proprio come farebbe un neonato con la sua mamma. Studiando il comportamento di 41 gatti, i ricercatori hanno osservato che il micio riempie di fusa e miagolii 3 volte in più le donne e, soprattutto per quanto riguarda il cibo, interagisce quasi come un neonato ed è lui a comandare! Sulla rivista Current Biology è stato addirittura riportato che i felini riescono a modulare le fusa sulla stessa frequenza dei pianti dei bambini, rendendole irresistibili per soddisfare qualche desiderio particolare.