Il satellite europeo Goce, acronimo di “Gravity Field and Steady-State Ocean Circulation Explorer”, sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per analizzare la variazioni del campo gravitazionale terrestre, cadrà sulla Terra tra qualche ora, in un momento compreso tra le 10.00 di oggi e le 09.35 di domani, lunedì 11 novembre. La maggior parte del satellite, del peso di poco meno di una tonnellata, verrà annientato dallo scudo offerto dalla nostra atmosfera, ma si calcola che l’impatto potrebbe lasciare intatti da 40 a 50 frammenti dal peso complessivo di 250 chilogrammi. Con quali conseguenze?
Tutto dipenderà da dove cadranno questi frammenti, che qualora colpissero una zona densamente abitata potrebbero provocare un disastro. Ma le probabilità sono basse: il nostro pianeta è composto per il 71% di oceani, e per un’altra buona parte da deserti, foreste, montagne e luoghi deserti e inabitati. Dati che ci fanno comprendere quanto piccola sia la probabilità che uno di questi detriti possa colpire un’area abitata, o ancor peggio i suoi residenti. Per l’Italia il rischio è limitato a due lassi di tempo ben precisi: se il satellite si schiantasse in un momento compreso tra le 19.44 e le 20.24 di oggi, i frammenti potrebbero cadere in un’area compresa tra Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna, mentre se l’impatto si verificasse tra le 7.48 e le 8.28 di domani, lunedì 11 novembre, a rischio sarebbe il il Sud (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia). Allora ecco la mappa in tempo reale per monitorare in diretta il rientro del satellite sul nostro pianeta, sperando che tutti i frammenti cadano in mare o in zone disabitate.
LA TRAIETTORIA IN TEMPO REALE