Si avvia alla conclusione la missione di quasi sei mesi nello spazio dell’astronauta italiano dell’Esa Luca Parmitano. Insieme ai colleghi della Spedizione 37, Karen Nyberg della Nasa ed il comandante russo Fyodor Yurchikhin, Luca fara’ rientro a Terra stanotte, atterrando nella steppa del Kazakistan alle ore 3:50 (ora italiana di lunedi’ 11 novembre). I tre astronauti lasceranno la Iss a bordo della Soyuz Tma-07M, la stessa che li aveva portati sulla Stazione Spaziale Internazionale a fine maggio. Parmitano, maggiore dell’Aeronautica Militare, ha quindi concluso con ‘Volare’, la missione da record dell’Agenzia Spaziale Italiana, il suo impegno nello spazio che lo ha visto anche primo italiano a compiere ben due passeggiate spaziali a luglio scorso. Il trio, che saluterà i cosmonauti che soggiorneranno ancora nella Stazione Spaziale, riporterà sulla Terra anche la torcia olimpica per i prossimi giochi invernali. Nonostante lo spavento avvenuto durante la seconda passeggiata spaziale, quando dell’acqua nel casco aveva fatto temere il peggio, l’astronauta tornerebbe a passeggiare nel vuoto cosmico in qualsiasi momento. La passione per questo straordinario ambiente e per il suo lavoro, a quanto pare, non hanno spaventato il siciliano, malinconico per il ritorno sulla Terra.
“Mi mancherà tutto della mia vita nello spazio. E’ stata un’esperienza al cento per cento positiva per me“, ha dichiarato. Sei mesi in orbita, lontano da casa, “ma non mi è sembrata per niente lunga“, ha detto Parmitano. “E’ stata una missione piena di eventi, dall’arrivo sulla Iss dell’Atv -ha ricordato l’astronauta- alle due passeggiate spaziali del luglio scorso, fino allo spostamento della Soyuz dal boccaporto della Stazione Spaziale. Senza contare il rientro con la fiaccola olimpica” portata dall’ultimo equipaggio a bordo della Iss. Un solo rammarico per Parmitano: l’incidente nella seconda passeggiata spaziale che lo ha costretto a rientrare. “E’ stata l’unica incompiuta della mia missione. E appena sono dovuto rientrare nella stazione spaziale ho immediatamente desiderato di ritornare fuori, a finire il mio lavoro. Questo è stato forse l’unico momento che mi e’ rimasto come incompleto di tutta la mia esperienza“, ha sottolineato Parmitano parlando con i giornalisti nel corso dell’ultimo collegamento in diretta dalla Iss prima del rientro a Terra. “L’incidente si e’ risolto bene per me, non ho avuto particolare preoccupazione e non e’ stato certo l’unico momento critico della mia carriera. Come pilota dell’Aeronautica militare ho vissuto altri momenti critici ma l’addestramento serve proprio a questo“, ha detto ancora.
Parmitano ha inoltre riferito di essere ormai “molto concentrato sulla fase del rientro“. “Appena atterrato sarò dirottato a Huston per i primi controlli medici” ha spiegato. “Vedrete, appena saremo atterrati, la nostra squadra che ci porta a braccia su delle speciali poltroncine. Non è che non sappiamo più camminare una volta ritornati sulla Terra, è una particolare precauzione per evitare ripercussioni sull’organismo dopo tanti mesi di vita in assenza di gravità“, ha spiegato ancora Parmitano. Alle 20:30 (ora italiana) ci saranno i saluti dei tre astronauti con la relativa chiusura del portellone, prevista alle 21:00 italiane. A seguire l’astronauta italiano e i colleghi cominceranno le operazioni per il vero e proprio rientro a Terra, che avranno luogo attraverso lo stesso veicolo (la navicella Soyuz TMA-09M che li ha trasportati sulla Iss, cui è rimasta attaccata dallo scorso maggio (anche se è appena stata spostata al modulo di servizio Zvezda). Intorno alle nostre 00:30 quindi avranno invece luogo le operazioni di undocking (sgancio) della Soyuz TMA-09M, e a seguire quelle di de-orbita che anticiperanno il rientro della capsula con gli astronauti a terra. La discesa è prevista per le 3:56. L’arrivo della capsula spaziale sul suolo del Kazakistan per le 4:50 di domattina, quando la missione “volare” sarà ufficialmente dichiarata conclusa.