Scienza: insetti mangia radici potrebbero ridurre la fotosintesi

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fotosintesiGli insetti che si nutrono delle radici arboree potrebbero ridurre la crescita della biomassa vegetale e i ritmi di fotosintesi degli alberi in risposta all’innalzarsi dei livelli di anidride carbonica. La scoperta, effettuata da Scott Johnson della University of Western Sydney ha notevoli implicazioni sulle capacita’ delle foreste di agire come serbatoi di anidride carbonica. Secondo i dati dello studio australiano, la capacita’ delle piante di assorbire C02 e’ minacciata dalla presenza degli insetti che si alimentano di radici, finendo per danneggiarle e per diminuire le attivita’ di fotosintesi e la produzione di glucosio e ossigeno. I ricercatori hanno eseguito una serie di esperimenti in serra per studiare l’impatto di diversi livelli di C02 e degli insetti “mangia-radici” sulla crescita dell’eucalipto (Eucalyptus globulus). Le piante sono state sottoposte a 400 parti per milione di CO2 e 600 parti per milione di CO2 (rispettivamente le concentrazioni attuali e quelle previste per i prossimi trenta-quaranta anni) e all’azione dei coleotteri Xylotrupes Gideon australicus che si nutrono di radici. In assenza delle larve, gli alberi sono cresciuti molto piu’ velocemente sotto livelli elevati di anidride carbonica. Dai dati emerge che le piante non sono in grado di sfruttare i tassi piu’ alti di CO2 in presenza degli insetti, responsabili anche della riduzione delle concentrazioni di acqua nelle foglie. Effetti provocati dai danni alle radici e alla massa totale prodotti dalla “voracita'” dei coleotteri. Lo studio e’ stato presentato su Plos One.

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