Nuove immagini dell’orrore causato dal tifone Haiyan emergono dai racconti dei sopravvissuti: “Siamo stati sommersi dall’acqua, per ore sballottate dai venti terribili, mentre il buio ci avvolgeva. Poi siamo riusciti a vedere la terra, era la spiaggia, piena di cadaveri“, racconta un ufficiale dell’Aeronautica filippina ai media Gb. “La mia famiglia, 11 persone, e’ letteralmente scomparsa“, si dispera invece una donna, incinta di 8 mesi. “Tutto e’ stato spazzato via, la mia casa e’ uno scheletro“, spiega uno studente.
Le immagini della televisione Abs-Cbn mostrano la devastazione nella città di Guiuan nella provincia di Eastern Samar, la prima zona dove il tifone ha toccato terra. Molte case sono state distrutte e le strade sono ricoperte di detriti e alberi sradicati. Le riprese televisive mostrano diversi corpi nelle strade, coperte solo da lensuoli. “Anche io, non ho casa, non ho vestiti. Non so come ricomincerò la mia vita, sono così confusa” ha dichiarato una donna non identificata, piangendo. “Non so cosa ci è successo. Chiediamo aiuto. Chiunque abbia un buon cuore, io vi faccio appello, per favore aiutate Guiuan”.
Dilagano gli episodi di saccheggio nelle aree delle Filippine devastate dal supertifone Yolanda (la denominazione internazionale e’ Haiyan). Nelle periferie di Tacloban, dove le vittime sono centinaia, i superstiti entrano nelle case, razziano cio’ che trovano per fare scorta. Un uomo ha raccontato ai media internazionali di essere riuscito, in mezza giornata, a riempire il suo zainetto di spaghetti, lattine di birra, sapone, biscotti e dolci: “Il tifone ci ha strappato la dignita’, ma sono tre giorni che non mangio”.
