Luce verde del Consiglio Ue all’accordo finale salva-mercato europeo del carbonio (Ets), tramite il congelamento di 900 milioni di quote di CO2 fra 2014 e 2020. Gli Stati membri dei 28 hanno adottato formalmente l’accordo sul cosiddetto “backloading”, per riuscire a far risalire il prezzo del carbonio, in attesa di una riforma strutturale del mercato dell’Ets. “L’Ets e’ riuscito a ridurre le emissioni, in questo senso ha funzionato” ha spiegato il commissario europeo al clima, Connie Hedegaard, in un’intervista a EU Reporter. La sfida ora e’ quella di far risalire il prezzo, crollato a causa dell’eccesso di quote sul mercato. “Il prezzo e’ stato cosi’ basso che non ha consentito di fare il resto del lavoro, cioe’ promuovere soluzioni efficienti” per il passaggio ad un’economia a basso contenuto di carbonio, ha spiegato Hedegaard, annunciando per il 21 gennaio l’arrivo di “misure strutturali” per riformare l’Ets. L’intervento di salvataggio, ricorda il Consiglio Ue, “potra’ essere impiegato una volta sola, in circostanze eccezionali”, dopo uno studio di valutazione del rischio di delocalizzazione per alcuni settori dell’industria, gia’ effettuato dalla Commissione europea. L’esecutivo Ue dovrebbe quindi essere in grado di intervenire con il “backloading” gia’ a inizio del 2014: “Ci aspettiamo una decisione sul “quando” intervenire sul mercato e sul “quantum” delle quote di CO2 da congelare, a gennaio” ha confermato Isaac Valero Ladron, portavoce del commissario Ue al clima, Connie Hedegaard.
Clima: Bruxelles, pronti ad un’economia a basso contenuto di carbonio
