Passata l’eccezionale ondata di maltempo – la piu’ grave nella Regione da decenni – nella striscia di Gaza si cominciano oggi a valutare i danni, che risultano ingenti. Il bilancio delle vittime in quattro giorni di bufera e’ salito a cinque, con la morte per asfissia di un giovane che aveva acceso un piccolo falo’ in casa per riscaldarsi. In precedenza tre bambini di due-tre anni erano morti di assideramento e un quarto palestinese era annegato. Le squadre di soccorso sono oggi impegnate nel tentativo di tornare a rendere agibile il porto di Gaza, gravemente danneggiato da una mareggiata. Duecento pescherecci sono stati tratti in salvo per tempo: ma per il momento la pesca – da cui dipendono mille famiglie – resta bloccata. Ingenti danni sono stati rilevati anche nella strada costiera di Gaza, in parte ‘mangiata’ dalle onde. Numerosi tralicci della luce sono stati abbattuti dal vento e adesso si cerca di renderli nuovamente utilizzabili. La unica centrale elettrica della Striscia ha ricevuto via Israele un primo rifornimento di combustibile per tornar operativa, ma interi quartieri sono ancora allagati. L’esecutivo di Hamas ha fatto appello a diversi Paesi arabi affinche’ inviino aiuti urgenti. Il leader locale di Hamas, Ismail Haniyeh, ha anche avuto un colloquio con il segretario generale della Lega Araba, Nabil al-Arabi.