Maltempo, gli operatori turistici: “gravi danni economici a Cortina e alle Dolomiti”

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neve01La situazione nelle localita’ delle Dolomiti bellunesi e’ tornata alla (quasi) normalita’: impianti di risalita in funzione e piste perfettamente innevate. Resta, tuttavia, il grave danno economico e di immagine che gli operatori lamentano per il black out elettrico causato dalla neve che ieri ha paralizzato Cortina d’Ampezzo e tutto il Cadore. “Oggi – spiega all’Agenzia Ait Dolomiti Renzo Minella, presidente regionale di Anef, l’associazione che riunisce le societa’ di impianti a fune – gli impianti di risalita sono stati riaperti ovunque e questa e’ una notizia positiva, soprattutto se si considera che questo e’ il periodo piu’ importante per l’industria turistica montana. Certo e’ che non possiamo trascurare ne’ banalizzare il gravissimo danno economico, prima che e d’immagine, che la situazione creatasi per la caduta di mezzo metro di neve ha prodotto alle nostre imprese funiviarie e a tutto il sistema economico e turistico della montagna bellunese”.  “Le responsabilita’ oggettive – aggiunge Minella – dovranno emergere in modo chiaro e veloce dalle inchieste che sono state avviate. Ringrazio la Regione del Veneto, che si e’ attivata, anche politicamente, per dare risposte operative conseguenti. Da sottolineare,in particolare, la decisione di patrocinare azioni di ‘class action’, che saranno certamente avviate e condivise anche dalle imprese funiviarie interessate dal disservizio verificatosi, tra l’altro, in due giornate (il 26 e 27 dicembre) che sono tradizionalmente le piu’ remunerative per i passaggi e gli incassi dell’intera stagione. Inoltre, spiega ancora, “e’ bene ricordare come il trasporto funiviario sia, a tutti gli effetti, un servizio pubblico e l’interruzione comporta conseguenze importanti. La mancanza di energia elettrica per cosi’ lungo tempo non e’ poi giustificata e giustificabile”.

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