Passata la “Tempesta di Natale”, che in queste ore tende ad allontanarsi verso la Grecia e i Balcani, apportando abbondanti piogge e temporali sparsi (con neve abbondante solo sui rilievi) fra Albania, Grecia, Bulgaria e regioni affacciate sul mar Egeo, il tempo tende verso un rapido miglioramento su tutte le regioni. Merito dell’avanzata di un modesto campo di alta pressione che, oltre a far innalzare i valori della pressione barometrica sul nostro paese, sta contribuendo a dissipare i residui annuvolamenti fra le regioni adriatiche e il meridione, accompagnando l’ingresso di ampi spazi di cieli sereni o poco nuvolosi, a partire dal nord-ovest e dalla Sardegna. Miglioramento che risulterà effimero e temporaneo per le regioni settentrionali, le quali già da domani cominceranno a subire gli effetti dell’avvicinamento di un cavo d’onda, collegato ad una nuova ed ampia saccatura che comincia a svilupparsi sull’Atlantico orientale. Analizzando la situazione sinottica sull’area euro-atlantica si nota ancora un quadro tipico in una situazione di “AO” e “NAO” positive, ideale per la formazione di profondissimi cicloni extratropicali, noti anche con il termine di “depressioni-uragano”, nel cuore dell’Atlantico settentrionale. Il flusso perturbato principale scorre ancora in modo impetuoso sul nord Atlantico verso l’Europa centro-settentrionale, disponendosi lungo i 50° di latitudine nord, dove si raggiungono le velocità più elevate. Proprio in prossimità della Germania il flusso principale presenta un “delta” (diramazione del ramo principale del “getto polare” in due rami secondari), dal quale esce un ramo più meridionale che tende a scivolare verso il Mediterraneo centrale e l’Italia, alimentando parzialmente il debole “CUT-OFF” che dal medio-basso Adriatico tende a muoversi verso lo Ionio e la Grecia occidentale.
Il ramo più settentrionale, che fuoriesce da questo “delta” del “getto polare”, tende a virare bruscamente verso nord, bordando un ampio promontorio anticiclonico dinamico che dal mar Caspio si erge con la propria cupola fino alla Russia europea e all’area degli Urali, dove risale aria abbastanza mite, di lontana origine sub-tropicale, che sta facendo balzare i termometri sopra i +0°C +2°C su gran parte del territorio russo. Temperature destinate ad alzarsi ulteriormente nei prossimi, causa l’intensificazione dei venti da Sud e S-SO, fra Repubbliche Baltiche, Finlandia, Carelia e su tutta la Russia europea. Ma lo scenario barico è dominato dal profondissimo ciclone extratropicale, con un minimo stimato sotto i 946 hpa, che proprio in queste ore sta per transitare sopra la Scozia occidentale, pilotando forti venti di tempesta, da SO e O-SO, fra Irlanda, Galles e Inghilterra settentrionale, con raffiche capaci di superare la soglia dei 120 km/h sul mar d’Irlanda e lungo le coste inglesi del Cumberland. Questa “depressione-uragano”, l’ennesima della lunga serie di tempeste che dal 23 Dicembre stanno flagellando il territorio britannico, nel corso delle prossime ore si muoverà verso nord-est, andandosi gradualmente ad indebolire, con un minimo sui 955 hpa, pronto a posizionarsi sul settore più meridionale del mar di Norvegia, che continuerà a convogliare intensi venti da O-SO e Ovest su tutto il Regno Unito, mentre una sostenuta ventilazione meridionale si attiverà su tutta la penisola Scandinava, l’area del Baltico e la Russia europea, sancendo un ulteriore impennata dei valori termici, su cifre primaverili, fra Finlandia e Russia europea.
Pur perdendo parte della sua potenza il profondo ciclone extratropicale, presentando un forte “gradiente barico orizzontale” lungo il suo bordo più meridionale, inizierà ad entrare in fase di “Stretching”, orientando un asse di saccatura che scivolerà in direzione della Spagna e della Francia, aspirando al suo seguito un flusso di aria piuttosto fredda, d’estrazione artico marittima, che nella giornata di domani tenderà ad invadere la Francia, la Spagna ed il Portogallo, determinando un brusco calo termico, con l’isoterma di -2°C a 850 hpa fino alla Galizia. Questa saccatura nord oceanica, essendo seguita da aria fredda d’estrazione artico marittima, nel corso del pomeriggio di domani riuscirà in parte a spingersi verso la Francia e il Mediterraneo centro-occidentale, erodendo in parte il promontorio anticiclonico mobile che nel frattempo si era posizionato lungo il Mediterraneo centrale e sui mar che circondano l’Italia. La spinta verso est dell’asse di saccatura avrà importanti ripercussioni anche sul “CUT-OFF” (ex italico) presente fra l’Egeo e l’isola di Creta, il quale si sposterà più a levante, transitando nel tratto di mare a sud del golfo di Adalia. Ma la modesta saccatura, seppur ammorbidita, solo domenica riuscirà a raggiungere l’area alpina e l’Italia centro-settentrionale, determinando un peggioramento, con un sensibile aumento della copertura nuvolosa associato alla stura di piogge sparse e qualche rovescio che in mattinata raggiungerà l’alta Toscana. Sulle rimanenti regioni il passaggio di questa saccatura produrrà un aumento della copertura nuvolosa che riguarderà soprattutto i settori tirrenici, ove non si escludono delle deboli precipitazioni. Altrove Il passaggio della saccatura produrrà un incremento della nuvolosità, ma con fenomeni alquanto blandi e relegati al versante occidentale della dorsale appenninica.
SABATO 28 DICEMBRE 2013
Al mattino un incremento della nuvolosità è atteso fra Alpi occidentali e regioni di nord-ovest, con nubi pronte a divenire sempre più compatte ad iniziare da Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia. Ancora maggiori spazi soleggiati sulle regioni di nord-est, e tra Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. La tendenza è verso un aumento della nuvolosità anche su queste regioni. Prevale il bel tempo, con cieli in larga parte sereni o poco nuvolosi, sulle regioni centrali e su quelle meridionali. Velature e nubi alte tenderanno ad invadere la Sardegna e i settori tirrenici a partire dalla tarda mattinata.
Nel pomeriggio peggiora su tutto il nord, con il rapido incremento di nubi medio-basse che si estenderanno verso il Veneto e l’Emilia/Romagna. Nel pomeriggio le nubi più compatte cominceranno a dare la stura alle prime deboli piogge sparse fra Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia. Sulle Alpi tornerà a nevicare debolmente sopra i 900 metri, con quota neve in leggero calo dalla serata. Si tratterà per lo più di fenomeni di debole intensità. Nel corso del pomeriggio la nuvolosità aumenterà pure su Toscana, Umbria e Sardegna, dove i cieli tenderanno a divenire nuvolosi o molto nuvolosi. Resiste il bel tempo sulle regioni adriatiche, fra Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, e al meridione, salvo locali nuvole fra Calabria e Sicilia.
Al mattino insisterà ancora un po’ d’instabilità sulle regioni settentrionali, dove prevarranno i cieli nuvolosi o molto nuvolosi, a cui si assoceranno delle deboli piogge a carattere sparso. Sulle Alpi sono previste nevicate, per lo più di debole o al più moderata intensità, ma a partire dagli 800 metri. In mattinata delle piogge sparse e qualche rovescio interesseranno lo spezzino e l’alta Toscana. La nuvolosità aumenterà anche sulle regioni centrali, ma con scarsi fenomeni, per lo più localizzati versante occidentale della dorsale appenninica. Persistono maggiori spazi soleggiati sulle regioni meridionali e sulla Sicilia, con cieli prevalentemente parzialmente nuvolosi.
Nel pomeriggio rapido miglioramento su tutto il nord-ovest, con schiarite sempre più ampie che dal Piemonte si estenderanno a Liguria e alla Lombardia. Ancora cieli nuvolosi o molto nuvolosi sul resto del nord, con deboli piogge a carattere sparso che insisteranno sul Friuli Venezia Giulia. Nel tardo pomeriggio migliorerà anche fra Toscana e Umbria, con cieli irregolarmente nuvolosi. Schiarite più ampie si apriranno pure sulla Sardegna. Persistono condizioni di tempo maggiormente soleggiato sulle regioni meridionali e sulla Sicilia, con cieli prevalentemente parzialmente nuvolosi.
Non subiranno grosse variazioni significative, salvo una lieve diminuzione attesa per la giornata domenicale.
VENTI
Spireranno generalmente da deboli a moderati, disponendosi dai quadranti meridionali sull’Adriatico, e da SO lungo il Tirreno, mentre domenica una sostenuta ventilazione occidentale investirà il mar di Corsica e le Bocche di Bonifacio.
MARI
Da poco mossi a mossi, con moto ondoso in ulteriore aumento dalla mattinata di domenica fra il basso mar Ligure, il mar di Corsica, mar di Sardegna e Tirreno centrale.
TENDENZA PER LA PROSSIMA SETTIMANA
Gli ultimi giorni del 2013 dovrebbero trascorrere abbastanza tranquilli, con una residua nuvolosità sparsa sulle regioni meridionali, a cui faranno seguito ampie schiarite che ingloberanno gran parte delle nostre regioni, nel serata di San Silvestro, che dovrebbe essere salva. L’unica da segnare riguarda una possibile diminuzione delle temperature, soprattutto sulle regioni settentrionali, ove non mancherà qualche debole gelata notturna, in un contesto climatico un po’ più freddo.