La frana di Montescaglioso, attivata dalle eccezionali piogge degli ultimi giorni e che ha causato l’evacuazione di abitazioni e il crollo di un supermercato, è avvenuta in una zona geologicamente soggetta a fenomeni di dissesto. Tutta l’area di Montescaglioso, come è possibile vedere dalla carta geologica locale (stralcio pubblicato qui sotto), sorge su argille risalenti al Pliocene (giallo). Si tratta di materiali che a seguito di prolungati periodi di pioggia possono dar vita a frane anche molto estese. Del resto nella carta geologica pubblicata qui accanto viene indicata in frana un’ampissima zona intorno alla cittadina. Le argille hanno la caratteristica di “imbeversi” di acqua come nessun altro terreno. Quando però il peso dell’acqua intrappolata intorno ai minuscoli granuli che compongono l’argilla diventa troppo alto, in presenza di pendii anche solo leggermente inclinati e a causa di altri fattori concomitanti, il terreno inizia a muoversi come un fluido plastico, trascinando con se tutto ciò che c’è sopra. In questo caso ha distrutto la strada comunale che vi era stata costruita sopra ed ha fatto accartocciare la struttura di un supermercato.
La frana in questione non era del tutto perimetrata sul PAI (piano di assetto idrogeologico) della Basilicata, come visibile a questo link e nella immagine qui accanto. Tuttavia l’area del paese è caratterizzata da numerosissime aree di dissesto: a poche decine di metri dalla frana che ha coinvolto il supermercato e la strada è perimetrata in verde una enorme area franosa classificata come a rischio R2, mentre proprio in corrispondenza della cittadina esistono aree perimetrate a rischio R4 (in rosso) e a rischio R3 (in blu), dove cioè è a rischio l’incolumità delle persone. Del resto l’abitato antico della storica cittadina situata in provincia di Matera ha subito già nei secoli passati frane importanti. Si tratta purtroppo di un problema comune a molti centri abitati d’Italia, che sorgono in zone collinari con presenza di argille e dove il tessuto urbano si è espanso negli ultimi decenni senza tener conto delle caratteristiche geologiche locali.
Per concludere, una nota sui toponimi: a volte già prima di studiare la geologia del territorio possono aiutare a capirne la natura. I nomi dei luoghi, spesso dati dai nostri antenati quando ancora l’urbanizzazione non aveva cancellato le forme del suolo, possono dare un grande aiuto. In questo caso Montescaglioso parla in un certo senso già da solo, riferendosi probabilmente a un territorio brullo, aspro (tipico delle zone dove predomina l’argilla), che tende a seccarsi e rompersi in estate e gonfiarsi e franare in inverno.