Sono già due settimane che l’Argentina è colpita da estesi black-out elettrici. Di fronte alla più grande domanda di energia elettrica mai avuta nel paese, dovuta ad un’ondata di calore che secondo gli argentini ha superato quella storica del 1906, i distacchi continuano ad interessare numerose zone specie nel nord e nel centro del paese. Non sono distacchi generalizzati, ma colpiscono a casaccio quartieri e singole località. Quanto basta però per tagliare fuori dalla fornitura di energia decine di migliaia di persone ogni giorno. In questa difficile situazione in molti sono scesi in piazza manifestando, compiendo picchetti e blocchi lungo le autostrade e ferrovie. Di fronte a una simile situazione la capitale Buenos Aires ha decretato ieri lo stato di emergenza energetica.
Il governo argentino dà la colpa della situazione alle imprese che gestiscono la fornitura di elettricità, fra cui vi è Edesur, filiale di Endesa, a sua volta controllata dall’italiana ENEL. Le imprese danno però la colpa alle tariffe troppo basse, rimaste le stesse in 11 anni in un paese sempre sull’orlo della bancarotta.
Il dato interessante è anche che una simile domanda di energia non c’era mai stata in Argentina. Intanto proseguono le ondate di calore, con temperature oltre i 40°C in alcune aree del centro-nord del paese.