“Ma quindi era al buio? Non deve essere stato facile“. Il ministro dell’Istruzione, dell’universita’ e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza , ha incontrato oggi nella sede del Miur l’astronauta italiano Luca Parmitano, ‘atterrato’ dopo 166 giorni passati in orbita sulla Stazione spaziale internazionale. Il ministro ha chiacchierato con Parmitano soprattutto a proposito degli esperimenti svolti a bordo, che per almeno due terzi avranno effetti migliorativi della vita sulla Terra, e dell’incidente che ha interrotto la seconda attivita’ extra veicolare, comunemente detta ‘passeggiata spaziale’, dovuto alla rottura dei tubi che portano aria e acqua nella tuta. Gli ha chiesto se avesse acqua nel casco e dei risvolti, non solo pratici ma anche “cognitivi“, di una situazione cosi’ drammatica, commentando che “deve essere stata davvero dura” e chiedendogli se si fosse “sentito solo“. Parmitano ha scherzato sul fatto che “forse si sente piu’ solo un ministro di fronte alle proteste “e che lui ha potuto contare sull’aiuto del team in orbita e a Terra e che si e’ letteralmente salvato la vita solo grazie “alla preparazione e a come sono stato formato“. Ed e’ per questo che non perde occasione di parlare con i ragazzi di studio e scienza. Una nota di encomio e’ stat poi spesa per il presidente del Consiglio Enrico Letta, “il cui lavoro e’ molto sentito a livello internazionale“, commenta Parmitano, “vivendo all’estero non posso che essergli grato. Stiamo andando nella direzione giusta“.
Parmitano incontra il ministro Carrozza e loda il governo Letta: “vivo all’estero e gli sono grato, siamo nella direzione giusta”
