Salute: il “metodo stamina” diventa un caso giudiziario, adesso si ipotizza il reato di “truffa”

MeteoWeb

METODO STAMINA NUOVA - Copia”Gravi anomalie relative al consenso informato e al trattamento dei dati proprio nella documentazione pendente presso gli Spedali Civili di Brescia”. Sono gli ulteriori elementi che emergono dai verbali del tavolo tecnico composto dai Nas, dall’Istituto Superiore di Sanita’, dal Centro Nazionale Trapianti, dall’Aifa e dall’Universita’ di Modena e Regio Emilia che l’Ansa ha letto. Nei verbali che hanno recepito anche i risultati dell’indagine ispettiva del Ministero della Salute presso gli Spedali di Brescia di fine maggio 2012, si sottolinea che ”il consenso informato e’ scritto in modo non conforme e confusionario”. Secondo i verbali inoltre ci sono ”seri dubbi circa la vera identita’ delle cellule infuse”.
staminaliAd esempio, si legge, ”nel consenso informato fatto firmare dai pazienti si dichiara che le cellule somministrate possono essere ‘i leucociti del sangue, di solito mescolati ad altre componenti minori del sangue quali plasma, globuli rossi, piastrine, oppure cellule piu’ purificate quali le cellule mesenchimali estratte dal midollo osseo”. Il comitato descrive anche ”una situazione di grave rischio e truffa” quella ”configurata alla luce delle ispezioni condotte negli Spedali Civili di Brescia nell’ambito dell’indagine sulla Fondazione Stamina”. ”Sulla base di quanto evidenziato – si legge ancora- con esperienze di laboratorio e sulla base di quanto accertato dall’indagine amministrativa del Ministero della Salute, la tecnica adoperata da Stamina Foundation non e’ scienzama credenza”. ”Dubbi” anche sulla documentazione ricevuta ”dai laboratori della Stamina Foundation relativa alle caratterizzazioni fenotipiche che potrebbe non corrispondere ai campioni analizzati” e sulla possibilita’ che ”il metodo stamina possa non essere coincidente con quello contenuto nella domanda di brevetto dei sig. Vannoni e Molino.
staminaliCome confusa sembra essere anche la vicenda legata ai brevetti. Secondo i verbali, infine, ”e’ stata violata una legge, quella sull’uso compassionevole di un farmaco. I componenti del Comitato si chiedono, infatti, ”quanto il personale medico fosse a conoscenza di cio’ che veniva infuso” dal momento che ”non risulta nulla di scritto” e l’unica dizione che risulta e’ ”infuso secondo protocollo”. Anche la documentazione fotografica relativa al laboratorio dell’AO di Brescia ”dimostra – proseguono i verbali – l’inadeguatezza della struttura per la produzione di medicinali di terapia cellulare”. ”Le gravi criticita’ emerse nel corso delle due ispezioni effettuate presso il laboratorio cellule staminali dell’AO di Brescia comprovano – concludono i verbali – la cogenza del legittimo provvedimento di tutela della salute emanato dall’Aifa. Nel verbale dei tecnici, dunque, gia’ si evidenziavano ”gli estremi per proporre un’azione che blocchi l’utilizzo del metodo Stamina”.

Condividi