Salute: obesità colpisce 10% degli italiani, il 22% sono bambini di 8 anni

MeteoWeb

OBESITA' BIMBI - CopiaL’obesita’ non e’ una colpa: nessuno sceglie di essere obeso. Sembra un’ovvieta’, eppure le persone affette da obesita’ sono ancora circondate da uno stigma che rende difficile affrontare, anche sul piano politico, la malattia dell’obesita’. L’obeso supera per il 60 per cento il suo peso forma, ma nelle forme piu’ gravi si arriva a superare anche del 100 per cento il proprio peso. Sono 6 milioni di italiani a soffrirne, il 10 per cento della popolazione e il 22 per cento dei bambini tra gli 8-9 anni. I numeri sono ancora ridotti rispetto alla media europea e a quella americana. Eppure i media e la politica non possono permettersi di ignorare il tema, sottolinea il Cido (comitato italiano per le persone affette da obesita’ e disturbi alimentari) durante la quarta giornata nazionale per i diritti delle persone con obesita’ e disturbi alimentari. La malattia dell’obesita’ e’ tra le cause di otto casi di diabete su dieci, in Europa, oltre al 55 per cento dei casi di ipertensione arteriosa e del 35 per cento di cardiopatia ischemica. Daniele Di Pauli, psicoterapeuta, cita una ricerca condotta nel 2013 OBESITA' FEGATO - Copiasullo stigma che circonda le donne affette da obesita’. Sul campione di 2.500 intervistati e’ emerso che i primi a non accettare la condizione di obesita’ sono i familiari e i secondi i medici: “Si crea un ambiente attorno alla persona affetta da obesita’ che non aiuta a perdere peso. Lo stigma e’ ancora socialmente accettato: si pensa che la condizione sia dovuta da pigrizia e mancanza di volonta’ e non si considerano gli effetti negativi che ha l’ambiente”, spiega Di Pauli. Ecco che personaggi pubblici come l’ex ministro della Sanita’ inglese dichiara in pubblico di voler chiamare gli obesi grassi per stimolare in loro una voglia di reagire. Segno che e’ diffuso il pregiudizio che sta tutto nella forza di volonta’ vincere la lotta contro la bilancia. Nulla di piu’ falso. La stessa immagine diffusa dai media e’ distorta: negli Stati Uniti sono sempre piu’ diffusi i reality show come The biggest loser, una competizione tra persone obese in cui vince chi perde piu’ peso. Invece che enfatizzare il tema della salute e delle terapie da seguire per controllare il peso, il programma si focalizza sulla forza di volonta’ e sulla capacita’ di modellare il proprio corpo, commenta Di Pauli. A questo si aggiungono pubblicita’ ingannevoli di prodotti miracolosi che riescono a far perdere molto peso in poco tempo. I media invece che raccontare storie ordinarie delle difficolta’ in cui sono immerse le persone affette da obesita’ danno spazio e voce solo chi ha perso molto peso in poco tempo. Questo aumenta la difficolta’ di accettarsi, tanto da provocare tra gli adolescenti i tentati suicidi.

Condividi