Oltre alle piogge battenti sulle regioni settentrionali, in particolare sulla Liguria già soggetta a gravi fenomeni franosi dopo le precipitazioni battenti delle scorse ore, l’intenso sistema frontale che sta per attraversare l’Italia verrà preceduto dal soffio di sostenuti venti di ostro e scirocco che già dalle prossime ore tenderanno ad intensificarsi, superando la soglia d’attenzione. L’asse di saccatura, collegato al sistema frontale prossimo alle nostre regioni settentrionali, nel corso delle prossime ore tenderà ad affondare con la propria radice fino all’entroterra desertico algerino, agevolando l’attivazione di un richiamo di aria molto mite e umida, di origine sub-tropicale continentale marittimizzata, in direzione del Mediterraneo centrale e dell’Italia. Questo flusso d’aria tiepida, d’estrazione sub-tropicale continentale marittimizzata, attivo lungo il bordo orientale della saccatura atlantica, prima di raggiungere le regioni settentrionali italiane tende ad umidificarsi, transitando sopra il Tirreno e l’Adriatico, presentandosi come aria ricca di umidità, nei medi e bassi strati. Nel corso della giornata di domani il flusso dai quadranti meridionali, che si umidificherà sopra il Tirreno e l’Adriatico, verrà associato ad un più esteso sistema frontale, che dopo aver interessato la Spagna e la Francia, si approssimerà all’Italia, presentando un ramo particolarmente attivo tra la Liguria, la Toscana, dove peraltro si verificheranno delle precipitazioni piuttosto rilevanti, acuite ulteriormente dal considerevole “forcing” orografico imposto dai rilievi dell’Appennino Ligure e Tosco/Emiliano alle umide e temperate correnti da S-SO che risalgono dal basso Mediterraneo.
Avanzando verso i mari che circondano l’Italia la saccatura, piuttosto compatta in quota, tenderà ad erodere il bordo occidentale del promontorio anticiclonico interciclonico che nei giorni scorsi era presente sulle regioni meridionali, costringendo quest’ultimo a traslare verso est, ripiegando sul Mediterraneo orientale, la Turchia e le coste dell’Asia minore. Questa struttura anticiclonica, pur migrando verso il Mediterraneo orientale, nel corso delle prossime ore verrà alimentata, lungo il suo margine occidentale, dalla risalita di aria calda, d’estrazione sub-tropicale continentale, che dall’entroterra desertico della Libia si muove verso lo Ionio e la Grecia. Il flusso sub-tropicale continentale, innescato dall’avanzata della saccatura oceanica verso l’Italia, riuscirà quindi ad irrobustire la struttura anticiclonica, anche in quota, originando cosi un solido promontorio anticiclonico, con massimi di geopotenziale fra Grecia e Turchia, che sarà in grado di rendere semi-stazionario l’avanzamento della suddetta saccatura verso levante. Ciò, oltre a bloccare la traslazione verso levante dell’intero sistema frontale associato, determinerà anche una notevole compressione del “gradiente barico orizzontale”, fra il bordo orientale dell’asse di saccatura e il lato più occidentale della struttura anticiclonica, generando un infittimento di isobare fra il Tirreno, lo Ionio e l’Adriatico.
L’intensificazione del “gradiente barico orizzontale”, fra il bordo orientale dell’asse di saccatura e il lato più occidentale del promontorio anticiclonico in ritiro sul Mediterraneo orientale e la Turchia, produrrà un automatico rinforzo dei venti di ostro e scirocco che già in queste ore cominciano a risalire il Tirreno e lo Ionio, spirando in modo sempre più teso. In particolare, fra la serata odierna e la prima mattinata di domani, a seguito dell’inasprimento del “gradiente barico orizzontale”, lungo il bordo orientale dell’asse di saccatura, il mite e umido flusso pre-frontale, da S-SE e Sud, già attivo sui mari che circondano l’Italia, tenderà rapidamente a intensificarsi notevolmente, arrivando a lambire la soglia d’attenzione lungo il medio-basso Tirreno, le coste tirreniche della Sicilia, l’imboccatura nord dello Stretto di Messina e l’alto Ionio. In questi settori le correnti di ostro e scirocco potranno spirare a tratti intense, lambendo la soglia della burrasca, con una componente piuttosto rafficata in prossimità delle coste della Sicilia settentrionale, fra palermitano e messinese tirrenico, dove i sostenuti venti di scirocco, dopo aver scavalcato i crinali dei rilievi del vicino retroterra (i colli alle spalle di Palermo, Madonie, Nebrodi, Peloritani), saranno costretti a scendere sulle aree costiere sottostanti sotto intense raffiche di caduta, capaci di toccare punte di oltre i 60-70 km/h all’uscita delle principali vallate.
Qui peraltro le raffiche di caduta, “comprimendo” (“compressione adiabatica“) le masse d’aria verso il basso, saranno capaci di far impennare i termometri oltre i +20°C +22°C, mentre il tasso dell’umidità relativa scivolerà al di sotto del 25 % 30 %. Le raffiche intense di caduta insisteranno sulla costa tirrenica siciliana fino al pomeriggio domenicale, per attenuarsi di colpo nella successiva serata. Nel corso della mattinata di domani la saccatura, con l’annesso sistema frontale nei bassi strati, continuerà a migrare molto lentamente verso levante, disponendosi al traverso della penisola italiana, con un sostenuto flusso da Sud e S-SE che spirerà intenso fra l’alto Ionio, il Canale d’Otranto e il medio-basso Adriatico, con raffiche che potranno superare i 60-65 km/h lungo le coste del Salento, fra leccese e brindisino. Nel corso della mattinata, dato il “gradiente barico orizzontale” piuttosto significativo, con isobare strette e allineate fra il Tirreno orientale e la costa albanese, l’intenso flusso sciroccale potrà originare anche delle brevi burrasche, da S-SE e Sud, che sferzeranno il Canale d’Otranto e il medio-basso Adriatico, con raffiche capaci di superare la soglia dei 60 km/h, localmente anche 70 km/h nel tratto antistante la costa albanese.
Il rafforzamento dei venti meridionali produrrà anche un sensibile incremento del moto ondoso su tutti i bacini che circondano l’Italia, che da mossi passeranno a molto mossi entro la serata/notte. Ma il clou nella giornata di domani riguarderà l’alto Ionio, il Canale d’Otranto e il medio-basso Adriatico si potranno presentare localmente agitati a largo, per la formazione di onde di “mare vivo” piuttosto compatte, alte anche più di 2.5-3.0 metri, pronte a propagarsi verso l’Adriatico centrale, davanti le coste della Dalmazia meridionale. Il moto ondoso, piuttosto sostenuto, produrrà importanti risacche, da S-SE e Sud, lungo le coste ioniche di Calabria, Basilicata e Salento. Il moto ondoso, assieme alla ventilazione, andrà a scadere solo dalla serata domenicale, quando i venti tenderanno a disporsi da SO sul Tirreno e più dai quadranti occidentali fra mar di Sardegna e Canale di Sardegna, con un sensibile incremento del moto ondoso su quest’ultimi bacini, che diverranno molto mossi, fino a localmente agitati a largo.