Il maltempo sta già entrando di scena proprio in queste ore, con un fronte freddo che ha già raggiunto l’area del basso Tirreno e le regioni meridionali, dove sta arrecando le prime significative precipitazioni, anche a stampo di rovescio o breve temporale. Ma il clou entrerà di scena nelle prossime ore, allorquando la massa d’aria fredda, sub-polare marittima, che dal Rodano inizia a penetrare verso il mar di Sardegna, Canale di Sardegna, medio-basso Tirreno e Canale di Sicilia, tramite forti venti di maestrale e ponente, degenererà in una “Rapid Cyclogenesis” che s’invorticherà sottovento all’arco alpino, evolvendo rapidamente in direzione dell’Italia centro-meridionale e del basso Adriatico. Al contempo, l’ingresso delle masse d’aria sempre più fredde, dal Rodano verso il mar di Corsica ed il mar di Sardegna, accentuerà il “gradiente barico orizzontale” tra la Spagna e i mari che circondano l’Italia, creando un rapido infittimento delle isobare che rafforzerà sensibilmente la ventilazione su tutti i bacini, in particolare quelli più occidentali, fra Sardegna e Sicilia. Ma il clou del maltempo entrerà di scena nel corso della prossima notte, quando, grazie alla notevole spinta del promontorio anticiclonico azzorriano verso la Spagna e le coste atlantiche francesi, la massa d’aria piuttosto fredda in scorrimento sulla Francia tracimerà velocemente sul bacino centrale del mar Mediterraneo, approfondendo ulteriormente la giovane ciclogenesi secondaria sottovento, impressa dalla forte avvezione di vorticità positiva indotta dalla componente nord-occidentale del flusso nella media e alta troposfera.
Lo sviluppo di questa ciclogenesi, prodotta dal rapido invorticamento di aria fredda sub-polare marittima a tutte le quote, sopra il bacino tirrenico, verrà supportata proprio dalla tracimazione delle masse d’aria fredde, che dalla valle del Rodano, si verseranno sul Mediterraneo centrale, attraverso l’attivazione di forti venti di maestrale che dal mar di Corsica e dal mar di Sardegna si estenderanno verso il basso Tirreno, Canale di Sardegna e Canale di Sicilia, con vere e proprie burrasche, supportate dal fitto “gradiente barico orizzontale” che si verrà a determinare fra la Spagna e l’Italia. Tale squilibrio barico, fra la Spagna e l’Italia, provocherà, a sua volta, il rafforzamento della ventilazione settentrionale nei bassi strati, che dalla Francia si “canalizza” al traverso della valle del Rodano, fuoriuscendo verso il mar delle Baleari, mar di Corsica e mar di Sardegna tramite un impetuoso getto da N-NO e NO. La maestralata che si verrà a formare, durante la mattinata di venerdì, dal golfo del Leone si propagherà molto rapidamente al mar di Corsica, mar di Sardegna, lambendo le coste occidentali dell’omonima isola. Le bufere di vento più severe però rimarranno relegate in mare aperto, ad ovest della Sardegna, fra golfo del Leone, mar e Canale di Sardegna, durante il primo pomeriggio di venerdì, quando si verificherà un maggior allineamento tra il blocco anticiclonico in pieno Atlantico e la ciclogenesi tirrenica, con un intenso “gradiente barico orizzontale” tra Italia e Spagna che imprimerà ulteriore velocità alle masse d’aria fredde pronte a valicare dal Rodano verso il Mediterraneo.
Nella fase clou delle burrasche, nel tratto di mare fra le Baleari, la Sardegna occidentale ed il Canale di Sardegna e di Sicilia, si potranno misurare raffiche da NO capaci di superare pure i 90 km/h. Venti molto intensi da Ovest e O-NO, con raffiche fino a 70-80 km/h, investiranno dalla tarda serata le coste della Sicilia occidentale e settentrionale, Pantelleria e le isole Pelagie. Nella nottata successiva, i forti venti da O-NO si propagheranno velocemente verso il Canale di Sicilia, basso Tirreno, Ionio e mar Libico, attivando delle burrasche, forza 7-8 Beaufort, che nella nottata, investiranno le coste della Sicilia tirrenica e quelle della bassa Calabria, con raffiche capaci di toccare ed oltrepassare i 60-70 km/h nei punti maggiormente esposti, con punte sino a 80 km/h fra trapanese e costa palermitana. Come è facile pronosticare, con l’irrompere dei forti venti di maestrale dal Rodano, entro la mattinata di venerdì il mar di Corsica e mar di Sardegna passeranno da agitati (forza 5) a molto agitati (forza 6), sollevando marosi biancheggianti di spuma, alti fino a 4.0-5.0 metri a largo della Sardegna occidentale. L’esteso “Fetch” (spazio di mare su cui soffia il vento), dal golfo del Leone fino al Canale di Sicilia, favorirà la formazione di onde di “mare vivo” ripide e molto insidiose per la navigazione marittima, pronte ad estendersi dal pomeriggio al Canale di Sardegna, Canale di Sicilia e basso Tirreno, dove il mare diverrà agitato (forza 5), con onde che supereranno i 3.0-4.0 metri di altezza. Nella giornata di domani, con lo spostamento della ciclogenesi verso il basso Adriatico, una intensa ventilazione da O-NO oltre la soglia d’attenzione investirà con intensità di burrasca le Pelagie, Malta e Gozo, con raffiche fino a 60-70 km/h in mattinata pronte ad attenuarsi dalla serata successiva, divenendo sempre meno intense.
Durante la giornata di domani l’alta pressione delle Azzorre spingerà i propri elementi più orientali in direzione della Spagna e della Francia, comportando a sua volta un conseguente incremento dei geopotenziali, dapprima sulle regioni settentrionali, con successivo interessamento della Sardegna e delle regioni centrali tirreniche, dove si assisterà ad una graduale stabilizzazione della colonna d’aria. Solo le regioni meridionali, ed in particolare i settori adriatici e l’area ionica, verranno ancora investiti da una sostenuta, a tratti intensa, ventilazione da Nord e N-NO, più da NO su Canale di Sicilia e basso Ionio, che seguirà la piccola ciclogenesi italica, spostarsi in direzione della Grecia e del mar Egeo, mentre la circolazione ciclonica in quota, evoluta in “CUT-OFF”, tenderà a colmarsi in modo graduale. Questo flusso freddo post-frontale sarà in grado di arrecare residue precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, sulle coste della bassa Calabria tirrenica, Sicilia settentrionale, Puglia e Molise. L’avvento dell’aria fredda, d’estrazione sub-polare marittima, a cui poi farà seguito pure l’ingresso, dalla porta della bora (golfo di Trieste), di aria più fredda continentalizzata sulla regione carpatico-danubiana, tra Slovacchia e bassopiani ungheresi, determinerà anche un vistoso calo della quota neve sull’Appennino centro-meridionale.
Delle nevicate e rovesci nevosi intermittenti, in mattinata, saranno probabili sui monti a partire dai 700-800 metri fra Abruzzo e Molise, 900 metri su Basilicata orientale, Calabria settentrionale e oltre 1000 metri sui rilievi della Calabria meridionale e della Sicilia settentrionale. Sulle regioni meridionali il tempo volgerà verso un deciso miglioramento solo dalla successiva notte, con l’apertura di schiarite sempre più ampie sui settori tirrenici di Calabria e Sicilia, mentre nubi residue interesseranno solo Molise, Puglia e Basilicata. Nella giornata di domenica lungo il bordo orientale del robusto promontorio anticiclonico delle Azzorre resterà attivo un sostenuto, a tratti intenso, flusso portante nord-occidentale, in cui si associa un “Jet Streak” in quota, che dalla Sardegna si spingerà fino alla Sicilia e al basso Ionio, generando un’anomalia nella tropopausa che produrrà degli effetti destabilizzanti solo sulle regioni meridionali e sulla Sicilia, con un temporaneo rinforzo dell’attività convettiva che potrà agevolare la formazione di rovesci e temporali sul basso Tirreno, a causa dell’intenso “gradiente termico verticale” fra l’aria fredda in quota che scorrerà sopra le ancora tiepide acque del Tirreno. Il passaggio del “Jet Streak” in quota esacerberà la convenzione, dato l’effetto “vuoto” prodotto dai massimi di velocità del “getto”, costringendo le masse d’aria in ascesa, per l’ingente “gradiente termico”, a spingersi fino al limite superiore della troposfera. La formazione di queste “Cellule temporalesche”, di chiaro stampo marittime, originerà dei rovesci e dei temporali che nel corso della mattinata di domenica investiranno le coste settentrionali della Sicilia e la bassa Calabria tirrenica, dove si potrebbero verificare pure delle brevi grandinate, di piccola taglia. Sulle rimanenti regioni il tempo sarà prevalentemente buono, con cieli poco nuvolosi sulle regioni settentrionali, parzialmente nuvolosi su quelle centrali. Qualche annuvolamento in più si addosserà lungo le coste adriatiche, fra Marche meridionali, Abruzzo, Molise e Puglia, con cieli che potranno divenire nuvolosi e moderato rischio di vedere locali piogge, specie tra Marche meridionali, Abruzzo, Molise, con deboli nevicate sui rilievi più interni a partire dai 700 metri, localmente a quote un po’ più basse lungo il confine fra Marche e Abruzzo.
SABATO 25 GENNAIO 2014
Al mattino tempo soleggiato sulle regioni settentrionali, con venti di “Foehn” sulle vallate alpine di Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia, che renderanno il clima molto asciutto, regalando cieli tersi e sereni fino alla Liguria e all’Emilia. Cieli da poco nuvolosi a parzialmente nuvolosi fra Veneto, Romagna e Friuli Venezia Giulia. In mattinata migliorerà pure su Toscana, Sardegna, Lazio ed Umbria, con ampi rasserenamenti, inframezzati da residui annuvolamenti su Campania, basso Lazio e Marche. Una nuvolosità irregolare sarà presente fra Abruzzo, Puglia e Molise, con rischio di locali piogge e qualche rovescio fra Molise e Puglia. Permane il maltempo fra la Calabria meridionale e la Sicilia settentrionale, con rovesci e locali temporali, anche di moderata intensità, che potranno dare luogo ad occasionali fenomeni grandinigeni, specie fra palermitano e messinese. Delle nevicate e rovesci nevosi intermittenti, in mattinata, saranno probabili sui monti a partire dai 700-800 metri fra Abruzzo e Molise, 900 metri su Basilicata orientale, Calabria settentrionale e oltre 1000 metri sui rilievi della Calabria meridionale e della Sicilia settentrionale.
Nel pomeriggio ampi rasserenamenti saranno presenti sulle regioni settentrionali e su parte di quelle centrali. Cieli parzialmente nuvolosi sulla Sardegna. Nubi irregolari saranno presenti sulle regioni adriatiche, fra Abruzzo, Puglia e Molise, con rischio di locali piogge e qualche rovescio fra Molise e Puglia. Possibili brevi nevicate fino a bassa quota sui rilievi di Molise, Puglia e Basilicata. Piogge e rovesci intermittenti bagneranno ancora la Calabria meridionale e la Sicilia settentrionale, con fenomeni a tratti anche intensi. Ma anche qui dalla serata è atteso un rapido miglioramento, con ampie schiarite e residui scrosci di pioggia fra messinese e reggino, in attenuazione solo dalla nottata successiva.
Al mattino ampi spazi soleggiati persisteranno sulle regioni settentrionali, incluse Liguria e Toscana, dove permarranno ampi rasserenamenti. Delle velature e nubi alte, dalla tarda mattinata cominceranno a sporcare i cieli sulle Alpi occidentali, ponente ligure e Valle d’Aosta. Un significativo peggioramento, in mattinata, si registrerà sul medio-basso Tirreno, dove si verificherà un temporaneo rinforzo dell’attività convettiva che potrà agevolare la formazione di rovesci e temporali, diretti verso le coste della Sicilia settentrionale. Un temporaneo incremento di nubi è atteso pure fra Campania, Basilicata, Puglia e Calabria. Sulle rimanenti regioni persisteranno cieli parzialmente nuvolosi, a tratti pure nuvolosi.
Nel pomeriggio dei rovesci e dei temporali, con tanto di attività elettrica, bagneranno le coste settentrionali della Sicilia e la bassa Calabria tirrenica, dove si potrebbero verificare pure delle brevi grandinate, di piccola taglia. Sulle rimanenti regioni il tempo sarà prevalentemente buono, con cieli poco nuvolosi sulle regioni settentrionali, parzialmente nuvolosi su quelle centrali. Qualche annuvolamento in più si addosserà lungo le coste adriatiche, fra Marche meridionali, Abruzzo, Molise e Puglia, con cieli che potranno divenire nuvolosi e moderato rischio di vedere locali piogge, specie tra Marche meridionali, Abruzzo, Molise, con deboli nevicate sui rilievi più interni a partire dai 700 metri, localmente a quote un po’ più basse lungo il confine fra Marche e Abruzzo.
Subiranno un deciso calo, marcato sulle regioni adriatiche e su quelle meridionali, dove sta per affluire aria decisamente più fredda, di origine sub-polare marittima.
VENTI
Domani, con lo spostamento della ciclogenesi verso il basso Adriatico, una intensa ventilazione da O-NO oltre la soglia d’attenzione investirà con intensità di burrasca le Pelagie, Malta e Gozo, con raffiche fino a 60-70 km/h in mattinata pronte ad attenuarsi dalla serata successiva, divenendo sempre meno intense. Altrove spireranno da NO, piuttosto sostenuti fra la Sardegna e il basso Tirreno, e da Nord fra Canale d’Otranto e medio-basso Adriatico. Domenica torneranno a spirare da sostenuti a intensi sui bacini meridionali, disponendosi con nuovi temporanei rinforzi da NO, fino a burrasca, fra mar di Sardegna, Canale di Sardegna, medio-basso Tirreno occidentale e Canale di Sicilia, con raffiche fino a 60-70 km/h. Ma venti piuttosto sostenuti, da NO e N-NO, saranno attivi anche fra medio-basso Adriatico, Canale d’Otranto e Ionio. La ventilazione si attenuerà sensibilmente su tutti i mari, non prima della serata domenicale.
Diverranno mossi o molto mossi a largo, fino ad agitato il mar di Sardegna, Canale di Sardegna, basso Tirreno e Ionio. Il Canale di Sicilia domani risulterà molto agitato a largo, con onde di “mare vivo” alte anche più di 4.0-5.0 metri a largo. Domenica il moto ondoso, piuttosto consistente sui bacini meridionali, andrà a scadere molto lentamente, con la formazione di onde lunghe in scaduta da O-NO e NO. Solo il mar di Sardegna, il Canale di Sardegna e il Canale di Sicilia continueranno a rimanere agitati, con ondate alte anche più di 3.5 metri in mare aperto. Delle mareggiate sono attese sulle coste della Sicilia tirrenica, bassa Calabria e lungo la costa dell’oristanese, con l’irrompere di onde molto ben formate che potranno accelerare il fenomeno dell’erosione nei tratti maggiormente vulnerati.
TENDENZA PER LA PROSSIMA SETTIMANA
Da lunedì il tempo migliorare ulteriormente sulle regioni centro-meridionali, mentre nuovi annuvolamenti si preparano ad invadere le regioni settentrionali, per l’avvicinamento di una nuova perturbazione di origine atlantica, verso le Isole Britanniche e la Francia. Le temperature subiranno un nuovo calo significativo, specie sulle regioni adriatiche e su quelle meridionali, grazie alla costante ventilazione dai quadranti settentrionali che spingerà masse d’aria sempre più fredde verso i mari dell’Italia settentrionale.