Alluvione in Emilia, ancora 24 ore per riparare l’argine del fiume Secchia

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secchia08Lo stato degli argini lungo il fiume Secchia è risultato “ottimale” dopo le recenti verifiche fatte a seguito del terremoto che ha colpito la Bassa modenese nel maggio 2012. Quindi le cause della rottura di un argine a San Matteo che ha provocato allagamenti in provincia vanno ricercate probabilmente nel numero elevato di precipitazioni delle ultime settimana. Lo ha detto Gianluca Zanichelli, dirigente competente per l’area di Modena di Aipo, l’agenzia interregionale per il fiume Po, secondo il quale occorreranno ancora 24 ore per concludere i lavori di ripristino dell’argine. “Siamo intervenuti da ieri mattina gettando da monte a valle del pietrame – ha spiegato Zanichelli -. Le operazioni si stanno prolungando” perché “c’è stata un’onda di piena molto lunga e il reflusso dal Secchia si è esteso”. Inoltre “l’accessibilità dei mezzi” nei luoghi coinvolti è “difficile” visto che transita solo un camion per volta lungo la strada che costeggia il fiume. Però “non ci fermiamo da ieri sera” e “serviranno ancora 24 ore ad acqua calante”. Per conoscere i motivi della rottura occorrerà aspettare le indagini nei prossimi giorni, comunque, secondo l’ingegnere di Aipo, ci sarebbe “una serie di concause”: “l’elevato numero di eventi da Santo Stefano ad oggi” è una di queste; oltre a “disomogeneità locali dovute anche dalle vie di mare”. “Questa è stata una particolarità – ha aggiunto Zanichelli -. Lo stato delle arginature era ottimale, dopo verifiche fatte durante il terremoto; si tratta di eventi che possono succedere dopo che ci sono molti eventi” così numerosi come nelle ultime settimane.

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