Molta gente comune, amministratori e il comitato che ha organizzato la manifestazione, hanno presidiato stamattina il tratto di strada sulla Bitti-Sologo, in provincia di Nuoro, chiusa dopo l’alluvione del 18 novembre scorso. Una bretella di asfalto lunga quasi venti chilometri che collega la 131 dcn con la montagna e le comunita’ che vivono a Bitti, Lula, Onani’ e Osidda. Un sit-in di protesta per ottenere la riapertura al traffico, organizzato al bivio delle miniere de Sos Enattos, dove la strada e’ stata chiusa con alcune transenne. Manifestanti determinati nelle loro richieste: “O si ripristina la strada, oppure non andremo a votare, prima alle regionali e poi alle europee”, hanno chiarito durante il presidio in cui si e’ dato conto anche delle moltissime firme raccolte a sostegno della vertenza. Lavoratori, studenti e pendolari, ma anche le numerose aziende locali, stanno soffrendo questo isolamento forzato. “Siamo tornati indietro di almeno 20 anni”, denunciano i manifestanti. Ma i problemi per queste popolazioni non sono solo legati alle strade. Dal 18 novembre, infatti, i quattro Comuni interessati (Bitti, Lula, Onani’ e Osidda) subiscono anche la scarsita’ di acqua potabile. Per questo motivo martedi’ prossimo si svolgera’ un vertice fra le amministrazioni locali, l’Anas e Abbanoa, il gestore idrico che opera in Sardegna, coordinato dalla Provincia di Nuoro.