È boom di gabbiani a Roma. Nella capitale questi uccelli nidificano già dagli anni ’70 ma è negli ultimi anni che, grazie all’enorme disponibilità di cibo data da luoghi come la discarica di Malagrotta, i cassonetti e i mille resti alimentari che si trovano nelle città (compresi quelli che vengono lasciati ai gatti), questa specie si è espansa ampiamente. Con la chiusura di Malagrotta, avvenuta il primo ottobre, il loro numero in città è ulteriormente aumentato. I gabbiani sono anche predatori di altri uccelli (ad esempio i pulcini di piccione) ma un gruppo di gabbiani riesce ad uccidere anche un esemplare adulto. È proprio di ieri la foto che ha fatto il giro del mondo della colomba lanciata dalla finestra del Papa a San Pietro, che è stata attaccata da un gabbiano (e da una cornacchia).
Il loro numero è cresciuto notevolmente tanto da creare disagi per il rumore delle loro grida e lo sporco che producono. Una stima parla di oltre 40mila esemplari a Roma. C’è una forte competizione con un’altra specie opportunista che ha colonizzato le città: la cornacchia grigia.