Al vortice polare che ha colpito la costa orientale degli Stati Uniti nelle ultime settimane ha fatto da contraltare un inverno anormalmente mite in Scandinavia, che ha sconvolto i modelli stagionali della flora e della fauna. In Groenlandia, Islanda e i Scandinavia si sono registrate temperature molto piu’ calde del normale: e’ cosi’ che sono stati segnalati orsi usciti anzitempo dal letargo invernale e cambiamenti di comportamento negli uccelli migratori che si sono attardati sulle coste svedesi. Anche la flora ha reagito al cambiamento con piante che hanno germogliato con diversi mesi di anticipo. Le temperature rigide sulla Scandinavia e la Russia durante l’inverno sono provocate da un sistema di alta pressione che mantiene l’aria piu’ calda ed umida e da un sistema di bassa pressione con vento e pioggia che arriva dall’Oceano Atlantico. L’indebolimento di questa corrente atmosferica ha permesso all’aria fredda di riversarsi sul Canada e sulle coste statunitensi, investite dal gelo, mentre in Europa le temperature restavano fino a 4,2 gradi sopra la media stagionale. Il risultato e’ che in Norvegia la neve non s’e’ quasi vista mentre si e’ registrata una piovosita’ superiore del 180%. Forti piogge anche in Finlandia, con inondazioni delle aree basse costiere occidentali e con i laghi sui livelli massimi di capienza. Qui si sono registrate temperature piu’ elevate anche di 5 gradi sopra la media. In Svezia, nelle aree meridionali del paese, le temperature sono rimaste sopra lo zero, fino a +7,7°C, stabilendo, di fatto, un clima quasi autunnale. Ma non e’ solo un’anticipata uscita dal letargo degli orsi a preoccupare gli scienziati del clima. Il caldo inusuale infatti, danneggia la vegetazione minacciata dal proliferare di specie dannose favorite dalle temperature piu’ elevate. Secondo i ricercatori del Norwegian Meteorological Institute (MET) di Oslo, in tutta la Norvegia sono state registrate temperature di 4.2 C sopra la media del mese. “E ‘stato molto raro vedere la neve nelle grandi aree in cui e’ normale vederla a dicembre – ha detto Ketil Isaksen dell’istituto di ricerca . – In generale e’ stato un dicembre molto bagnato: ampie parti della Norvegia hanno avuto fino a tre volte in piu’ della normale pioggia del periodo e il Paese nel suo complesso ha avuto 180 % in piu’ di precipitazioni piovose rispetto alla media“. Infine anche in Svezia le temperature sono state molto piu’ calde del normale: secondo quanto riporta lo Swedish Meteorological and Hydrological Institute “nel nord l’inverno e’ arrivato, ma al sud e’ ancora autunno, secondo le definizioni meteorologiche della stagione.”