La fase eruttiva del vulcano indonesiano Sinabung è ancora molto elevata. Almeno 5 flussi piroclastici dal 4 Gennaio, hanno percorso il pendio di sud-est della montagna. Secondo le autorità indonesiane sono stati inoltre segnalati pennacchi di cenere sino ad una quota di 7,4 chilometri, determinando disagi alle popolazioni locali. Il crescente aumento della cupola lavica sta producendo numerose esplosioni che hanno spinto gli enti competenti ad attuare massicce evacuazioni dai villaggi limitrofi. Attualmente sono quasi 20.500 le persone avacuate (6387 famiglie) da 25 villaggi. Circa 1200 di questi sono anziani, 179 donne in gravidanza e 606 bambini. Il capo dell’ufficio dati e Pubbliche Relazioni ha fatto notare che durante l’eruzione del Merapi, nel 2010, un aumento dell’attività vulcanica provocò evacuazioni nel raggio di 20 chilometri (al momento il Sinabung ha costretto all’evacuazione in un raggio di 7 km). E’ necessario, pertanto, che tutti i residenti seguano costantemente i bollettini di aggiornamento sullo stato del vulcano. Gli scienziati seguono con attenzione la situazione perché il vulcano si è svegliato dopo secoli di inattività. Il Sinabung è tra i 130 vulcani attivi in Indonesia, prova che la nazione si trova sulla Cintura di fuoco del Pacifico, arco di fosse oceaniche e vulcani.