“Per noi non e’ solo importante come viene trasformata la nave, ma anche che fine fanno i rifiuti che deriveranno dallo smantellamento. La procedura scelta e’ allineata sugli standard piu’ avanzati, addirittura non ancora vigenti nell’Unione Europea, applichiamo criteri che saranno in vigore dal 2020. Per noi inoltre non e’ indifferente il porto di destinazione, meno strada si fa e’ meglio e’, e se sara’ possibile scegliere preferiamo il traino al trasporto su una piattaforma, che avrebbe alcune incognite”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, nel corso di una conferenza stampa a Roma sulla rimozione della nave Costa Concordia dall’Isola del Giglio. “Per la distanza preferiamo un porto italiano, non credo di turbare la procedura scelta se lo dico, anche per l’eccellenza che i porti italiani rappresentano”, ha sottolineato Orlando.