Anche i satelliti hanno avuto un ruolo nelle operazioni di recupero della Costa ‘Concordia’. Infatti, come spiega l’Esa, i satelliti Copernicus hanno assistito le autorita’ italiane fornendo informazioni dallo spazio. Non solo immagini radar, ma ad esempio l’operazione – delicata – per la rimozione del carburante e’ stata svolta facendo affidamento sulle previsioni METEO relative al Mediterraneo associate con modelli gia’ disponibili di simulazione dello sversamento di petrolio. Il tutto per poter prevedere le conseguenze di un incidente.
Ma “ulteriore assistenza dallo spazio al recupero del relitto continuera’ finche’ il relitto della Costa ‘Concordia’ non sara’ completamente recuperato“, segnala una nota Esa.
Copernicus fornisce “un sistema unificato attraverso il quale grandi quantita’ di dati vengono forniti a una gamma di servizi informativi al servizio dell’ambiente- spiega Esa- del modo in cui viviamo, di esigenze umanitarie e a supporto di scelte politiche efficaci per un futuro piu’ sostenibile”.