Quasi tre anni dopo il terribile terremoto, lo tsunami e le perdite di radiazioni nucleari che hanno devastato le zone costiere e interne della prefettura di Fukushima in Giappone, 175 miglia a nord-est di Tokyo, Namie e’ diventata una citta’ silenziosa di fantasmi e vite assenti. I 21 mila abitanti di Namie sono ancora evacuati a causa dei continui livelli alti di radiazione, il risultato del disastro avvenuto nel marzo 2011 presso la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, a sei miglia a sud. Le case, i negozi e le strade sono deserte, tranne per qualche pattuglia occasionale della polizia o qualche checkpoint. La catastrofe del 2011 ha lasciato le prime pagine del mondo molto tempo fa, ma per localita’ come Namie, Tomioka, Okuma, Futaba e altre citta’ degradate della zona di evacuazione di 20 km intorno alla centrale di Fukushima, e’ un disastro senza fine.