La profonda ciclogenesi, colma di aria fredda artico marittima, invorticandosi tende a spostarsi verso la Grecia e il vicino mar Egeo, contribuendo a richiamare verso i nostri mari più meridionali una intensa e fredda ventilazione da NO e N-NO, che spira ancora a carattere di burrasca, con raffiche ad oltre i 60-70 km/h, fra il Canale di Sicilia, il basso Tirreno occidentale e lo Ionio, rendendo tali bacini agitati (forza 5), fino a localmente molto agitati a largo (forza 6). In queste ore, con lo spostamento della depressione extratropicale verso la Grecia meridionale, il grosso delle burrasche sta sfilando tra il Canale di Sicilia e lo Ionio, dove in mare aperto vengono segnalati venti forti, da NO e N-NO, che spirano con punte di oltre i 70-75 km/h, sollevando ondate di “mare vivo” che superano i 3.5-4.0 metri di altezza che si dirigono in direzione delle coste del golfo della Sirte e della Cirenaica, dove nelle prossime ore si attiveranno importanti mareggiate, per l’irrompere delle imponenti ondate da NO che andranno ad infrangersi lungo i bassi fondali sabbiosi della costa libica. Ma la persistenza di un fitto “gradiente barico orizzontale”, fra l’Italia e la Spagna, causa la pressione del promontorio anticiclonico azzorriano che con le proprie propaggini più orientali si estenderà fino alla Spagna e alla Francia meridionale, anche nel corso della giornata odierna favorirà l’attivazione di venti piuttosto sostenuti, a tratti anche intensi, sui bacini meridionali, con nuovi temporanei rinforzi da NO, fino a burrasca, fra mar di Sardegna, Canale di Sardegna, medio-basso Tirreno occidentale e Canale di Sicilia, con raffiche fino a 60-70 km/h. Ma venti piuttosto sostenuti, da NO e N-NO, saranno attivi anche fra medio-basso Adriatico, Canale d’Otranto e Ionio, con punte di oltre i 60 km/h sul Salento.
La ventilazione si attenuerà sensibilmente su tutti i mari, non prima della serata successiva, calando ben al di sotto della soglia d’attenzione, a cominciare dai mari che circondano la Sardegna e dal Tirreno, per proseguire su Canale di Sicilia, e solo dalla mattinata di domani pure fra Canale d’Otranto e Ionio. Il moto ondoso dei mari rimarrà ancora piuttosto marcato, con il Canale di Sicilia e lo Ionio a largo che si presenteranno ancora agitati, con onde di “mare vivo” alte più di 3.0-4.0 metri che si muoveranno in direzione delle coste del golfo della Sirte e della Cirenaica, generando su queste consistenti mareggiate. Malgrado la presenza di una ventilazione settentrionale molto sostenuta, a tratti anche intensa fra Sardegna, Sicilia, Puglia e Calabria ionica, il tempo volgerà verso un deciso miglioramento su quasi tutte le regioni, con cieli poco nuvolosi sulle regioni settentrionali, parzialmente nuvolosi su quelle centrali. Qualche annuvolamento in più, per la ritornante fredda da Nord e N-NE, si addosserà lungo le coste adriatiche, fra Marche meridionali, Abruzzo, Molise e Puglia, con cieli che potranno divenire nuvolosi e moderato rischio di vedere locali piogge, specie tra Marche meridionali, Abruzzo, Molise, con deboli nevicate sui rilievi più interni a partire dai 700 metri, localmente a quote un po’ più basse lungo il confine fra Marche e Abruzzo.
Il flusso freddo post-frontale arrecherà un po’ d’instabilità sulle estreme regioni meridionali, ed in particolar modo sulla Sicilia, per il passaggio di un’anomalia nella tropopausa, spinta fino al bacino centrale del Mediterraneo dall’intenso “getto” presente in quota. Difatti, come previsto, lungo il bordo orientale del robusto promontorio anticiclonico delle Azzorre, che si spingerà fin verso la Spagna e la costa atlantica francese, resterà attivo un sostenuto, a tratti intenso, flusso portante nord-occidentale, in cui si associa un “Jet Streak” (massimi di velocità del “getto” in alta quota) in quota, che dalla Sardegna si spingerà fino alla Sicilia e al basso Ionio. Il transito di questo “Jet Streak” genererà un’anomalia nella tropopausa che produrrà degli effetti destabilizzanti sulla Sicilia, con un temporaneo rinforzo dell’attività convettiva che potrà agevolare la formazione di rovesci e temporali sul basso Tirreno, a causa dell’intenso “gradiente termico verticale” fra l’aria fredda in quota che scorrerà sopra le ancora tiepide acque del Tirreno. Il passaggio del “Jet Streak” in quota esacerberà la convenzione, dato l’effetto “vuoto” prodotto dai massimi di velocità del “getto”, che costringeranno le masse d’aria in ascesa, per l’ingente “gradiente termico”, a spingersi fino al limite superiore della troposfera. La formazione di queste “Cellule temporalesche”, di chiaro stampo marittime, originerà dei rovesci e dei temporali sopra il Tirreno centro-meridionale. Questi, agganciati in quota dall’intensa ventilazione nord-occidentale, attiva nella media troposfera sopra il Tirreno, nel corso della giornata odierna investiranno le coste settentrionali della Sicilia e la bassa Calabria tirrenica, dove si potrebbero verificare pure delle brevi grandinate, di piccola taglia, mentre dei rovesci di neve sono altamente probabili oltre i 1000 metri, fra Madonie e Nebrodi. I fenomeni temporaleschi solo dalla serata, dopo aver interessato la Sicilia e la bassa Calabria tirrenica, si allontaneranno in direzione dello Ionio, aprendo la strada ad un significativo miglioramento anche sulle estreme regioni meridionali e la Sicilia.