Situazione molto critica per il maltempo nel comprensorio del Consorzio di Bonifica Valdera, in provincia di Pisa: in piena i fiumi Egola, Era, Cascina e Roglio. L’acqua ha creato forti sofferenze anche a tutto il reticolo minore, con diffusi allagamenti soprattutto nella zona di San Miniato. L’Era ha rotto un argine a Ponsacco provocato notevoli danni al centro abitato. Paura anche per un argine eroso sul rio Orlo, affluente dell’Egola. Sempre nella zona di San Miniato, l’Arno ha rotto un argine ed e’ esondato nella cassa di espansione di Roffia. Ancora grosse problematiche nella zona di Coltano (fra le province di Pisa e Livorno) per alcune tracimazioni nei campi, in prossimita’ dell’impianto idrovoro di Ragnaione. A Navicelli, una tracimazione ha colpito un’azienda agricola. Ha rotto l’Era a Ponsacco e l’acqua ha invaso alcune case. Tracimazioni anche in localita’ Biscottino, come a Collesalvetti e a Gricciano.
Lo Scolmatore (fra Pisa e Livorno) e’ al massimo livello. L’ondata forte di maltempo ha interessato tutto il bacino del Consorzio di Bonifica Alta Maremma compresa l’Isola d’Elba, aggravandosi nella notte, dalle 21 alle 1 della notte scorsa. Tecnici e operai non hanno mai lasciato le postazioni di lavoro. Intorno alle ore 20, a Campo nell’Elba la forte pioggia, il mare grosso e lo scirocco impedivano all’acqua trasportata dal fosso Bovalico di defluire al mare: con l’ausilio degli escavatori gli operai hanno aperto la foce ostruita dalla sabbia portata dal mare, consentendo all’acqua di defluire. Questa mattina, gli operai hanno aperto le campate ancora ostruite dalla sabbia e i sopralluoghi continuano. Interventi anche nella piana di Lacona sul fosso del Pino dove materiali trasportati dall’acqua ostruiscono il deflusso delle acque. Sebbene permanga l’allerta, la situazione sembra essere tornata sotto controllo. In azione per tutta la notte tutti gli impianti del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina, a partire da quello sul fosso di Piano (Signa) e della Viaccia (fra Signa e Campi Bisenzio). L’allarme e’ stato altissimo, visto che tutti i corsi d’acqua si sono pericolosamente avvicinati alla soglia limite. Sono state attivate anche le casse di espansione di San Donnino (Campi Bisenzio), interamente allagate in modo da alleggerire i corsi d’acqua della zona.
Chiuse le paratoie sul fosso Reale, per impedire all’acqua del Bisenzio di ”risalire” verso monte nei corsi d’acqua minori. Tecnici e operai del Consorzio hanno lavorato h24 e continuano a monitorare la situazione. Solo l’attivazione contemporanea di tutti gli impianti e delle tante opere presenti nella Piana fiorentina ha consentito ai corsi d’acqua di restare nell’alveo. Aperte tutte le casse di espansione del Consorzio di Bonifica Ombrone Pistoiese – Bisenzio fra Prato, Pistoia e relative province: Ponte alle Vanne, Lavacchione, Case Carlesi, Castelnuovo e Filimortula. Al lavoro per tutta la notte e nelle giornate di ieri e oggi tecnici e operai dell’ente, che stanno monitorando la situazione. Si sono registrate tracimazioni diffuse su tutto il sistema di acque basse, cosi’ come vasti fenomeni di impaludamento sul 40% circa del territorio pistoiese e pratese. Accese anche le idrovore su Senice, Dogaia e Quadrelli. In funzione da 48 ore l’impianto idrovoro di Castelletti, a Signa. Sotto monitoraggio tutti i corsi d’acqua del Consorzio di Bonifica Valdichiana Aretina. Anche in questo caso i tecnici sono attivi da ieri per verificare il regolare deflusso delle acque. In azione da ieri pomeriggio, notte inclusa, gli operatori del Consorzio di Bonifica Auser-Bientina. L’allerta meteo, lanciata dalla Regione Toscana, proseguira’ (per ora) fino a mezzanotte. Nel comune di Lucca, il Consorzio e’ intervenuto in nottata per portare ballini di sabbia sul Canale Ozzeri, all’altezza della Casina delle rose, dove il corso d’acqua e’ tracimato. Sotto costante controllo anche la Gora Lazzari, tra Pontetetto e Massa Pisana. Stanno rientrando in queste ore le criticita’ registrate su molti rii, rimasti a lungo al limite. Nel Capannorese, il Consorzio ha posizionato ballini intorno alle abitazioni alla confluenza tra Casale e Castruccio, in localita’ Salanetti. Problemi anche a Carraia. Uno smottamento e’ stato registrato sul Rio Ampollora; allagamenti diffusi in campi, giardini e orti. Nel Pisano, intervento urgente del Consorzio sul ramo relitto del Serezza, a Vicopisano: qui ieri sono state chiuse le porte vinciane alla confluenza con l’Arno, per evitare il reflusso. In mattinata sul ramo relitto e’ stata posizionata un’idrovora. Sul Rio Botronchio, tra Orentano e Altopascio, l’acqua ha scolmato nei campi. Il Consorzio ricorda che chi necessita di ballini di sabbia puo’ ritirarli presso la sede di Santa Margherita-Capannori, in via Scatena 4. Notte di paura anche in Valdinievole per l’emergenza maltempo. Il picco di criticita’ e’ stato toccato intorno alle 2 della notte, ma la situazione e’ stata monitorata costantemente dai tecnici del Consorzio allertati gia’ prima della mezzanotte. I pluviometri dell’ente hanno registrato 115 millimetri di pioggia sul Battifolle, 105 ad Avaglio e 85 a Villa Basilica. Il corso d’acqua che ha destato maggiori preoccupazioni e’ stato il Pescia che ha raggiunto un’altezza di 4 metri e 5 centimetri a Ponte Buggianese. Poi ha iniziato a scendere, anche se molto lentamente. Questa mattina alle 10 il livello era di 3,20. Il Pescia di Collodi e’ arrivato a 2,36. Sopra i due metri anche la Nievole e la Pescina, mentre hanno sfiorato questa quota la Borra e il Vincio. Tutte in azione le idrovore del Consorzio. Interventi nella notte nella zona del Vasone, nel comune di Buggiano, dove qualche fosso ha tracimato. In questo momento sono in corso sopralluoghi da parte dei tecnici sui punti degli argini considerati piu’ a rischio. Situazione critica ma sotto controllo per il Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale. Le maggiori preoccupazioni si sono avute in nottata nell’Empolese Valdelsa: il fiume Elsa e’ salito a Certaldo di circa 6 metri e la pioggia ha provocato qualche rigurgito al sistema di smaltimento delle acque piovane andando ad interessare le zone depresse, qualche strada minore, i guadi e gli attraversamenti piu’ bassi. La piana empolese ha sofferto della chiusura delle cateratte lungo l’Arno, che hanno evitato il rigurgito delle acque del fiume verso la citta’ e le campagne ma non hanno permesso ai piu’ piccoli fossi di scaricare. La Pesa, che alle 17 di ieri era ancora sotto i 2 metri, ha sfiorato nella prima serata i 3.5 m del secondo livello di guardia per poi ridiscendere lentamente nella nottata e nella mattinata, tanto che si e’ arrivati a soli 30-40 cm dall’attivazione della cassa di espansione del Turbone. Nella serata di ieri l’Ema e’ salita e scesa sopra e sotto il primo livello di guardia, per poi calare stamani.
Maltempo in Toscana: fiume rompe argine nel pisano, allagamenti a Ponsacco [FOTO]
