Mentre il nord-est degli USA è alle prese con quella che sembra essere la tempesta di neve più intensa di questa prima parte dell’inverno, nel vecchio continente, cosi come in Italia, il freddo continua a latitare. Analizzando il quadro meteo/climatico sull’area euro-atlantica notiamo la presenza di un promontorio anticiclonico di blocco, piuttosto robusto anche alle quote superiori della troposfera, che dall’area medio-orientale, tramite il Caucaso e il mar Caspio, si distende verso i territori della Russia europea, pilotando verso questi masse d’aria molto miti continentalizzate, tramite una debole/moderata ventilazione dai quadranti meridionali che si estende fino al cuore delle pianure Sarmatiche, dove si registrano temperature appena sotto gli +0°C. A questa ampia impalcatura anticiclonica, responsabile dell’insolita mitezza che sta caratterizzando questa prima parte dell’inverno 2013/2014, si contrappone una vasta circolazione depressionaria, con un profondo minimo barico al suolo, stimato attorno i 960-962 hpa, posizionato ad ovest delle coste scozzesi. Questa profonda circolazione depressionaria extratropicale, alimentata lungo il suo bordo più occidentale da aria molto fredda, d’estrazione artico marittima, traslando verso est, colpendo in pieno le Isole Britanniche con un intenso sistema frontale che apporterà piogge diffuse e rovesci, nel corso della giornata di domani propagherà, dal bordo più meridionale, un asse di saccatura.
Questa ondulazione ciclonica si approfondirà notevolmente nel corso del pomeriggio di domani, allungandosi con il proprio asse principale in direzione della Spagna e delle coste atlantiche francesi, causando un brusco peggioramento. Al contempo, sul Mediterraneo centro-occidentale, si formerà un promontorio anticiclonico mobile interciclonico, caratterizzato da massimi di geopotenziale che tenderanno a traslare lentamente verso levante, in direzione dello Ionio e della Grecia. Fra il tardo pomeriggio e la serata successiva, con l’avanzare del ramo ascendente della saccatura atlantica verso la Sardegna e l’Italia nord-occidentale, questo piccolo promontorio anticiclonico mobile interciclonico comincerà ad essere eroso, spostandosi gradualmente verso levante, con residui effetti di stabilità solo sulle regioni più meridionali e sulla Sicilia. Ma la vera svolta avverrà durante la giornata di domenica, quando la saccatura oceanica avanzerà velocemente verso le regioni settentrionali e il mar Tirreno, disponendo il proprio ramo ascendente in corrispondenza dell’Italia, con l’attivazione di una moderata ventilazione da Sud e S-SO che risalirà lungo il Tirreno, spingendo aria mite, ma carica di umidità, che apporterà precipitazioni diffuse. La saccatura, nel corso del pomeriggio di domenica, raggiungendo il Tirreno, entrerà in fase di “Stretching”, evolvendosi in modo molto rapido in un “CUT-OFF” (vortice ciclonico chiuso in quota) che determinerà un marcato peggioramento su quasi tutte le regioni, con piogge e rovesci che via via diverranno più frequenti e diffusi sull’intero paese, da nord a sud.
Il posizionamento del “CUT-OFF” sul basso Tirreno causerà un brusco peggioramento soprattutto sulle regioni del medio-basso Tirreno, con precipitazioni che potrebbero risultare più persistenti fra basso Lazio e Campania. Ma piogge significative sono attese anche sulle regioni settentrionali, specie nelle aree pedemontane fra Veneto e Friuli. Sulle Alpi, invece, il richiamo d’aria mite e molto umida innescato dal “CUT-OFF” apporterà nuove nevicate, per lo più di debole e moderata intensità, ma inframezzate da vero e propri rovesci, prodotti dal “forcing” orografico esercitato dai rilievi alpini e prealpini all’umida ventilazione meridionale. I venti da Sud e S-SO attivati dal “CUT-OFF”, impattando con i primi contrafforti montuosi delle Prealpi, saranno costretti a sollevarsi bruscamente verso l’alto, condensando tutto il loro contenuto umido in ammassi nuvolosi piuttosto compatti di stampo cumuliforme, capaci di dare la stura anche a rovesci in alta quota, specie fra le Prealpi lombarde e i rilievi veneti. A quote decisamente più alte sui monti del Friuli, oltre i 1400-1500 metri, causa la risalita di masse d’aria molto miti, d’estrazione sub-tropicale marittimizzata. Solo nelle vallate più strette ed interne non sono da escludere nevicate a quote inferiori ai 1000-900 metri, specie durante precipitazioni moderate o a carattere di rovescio, prodotte dalle nubi cumuliformi forgiate dallo “stau” alpino agli umidi e miti venti meridionali. Sulle rimanenti regioni il peggioramento entrerà di scena dal pomeriggio domenicale, con piogge e rovesci che si estenderanno rapidamente alla Calabria e alla Sicilia, entro sera.
SABATO 4 GENNAIO 2014
Al mattino peggiora sulle regioni settentrionali, con cieli pronti a spaziare dal nuvoloso al molto nuvoloso, con associate piogge che tenderanno a farsi sempre diffuse, allargandosi un po’ a tutte le regioni, dal Piemonte al Veneto e al Friuli Venezia Giulia. Ma i fenomeni più intensi, a carattere di rovescio, investiranno il levante ligure, l’alta Toscana e l’alto Veneto, con piogge diffuse e persistenti per l’intero arco del giorno. Dalla tarda mattinata le nubi cominceranno a crescere pure fra Sardegna, Toscana, Umbria e Marche. Persistono ampi spazi di cielo sereno sulle rimanenti regioni meridionali e sulla Sicilia, con cieli da poco nuvolosi a parzialmente nuvolosi.
Nel pomeriggio il peggioramento entrerà nella sua fase clou sulle regioni del nord, con piogge diffuse un po’ su tutte le regioni, per lo più di debole e moderata intensità. Il grosso delle precipitazioni si riverserà solo fra levante ligure, l’alta Toscana, l’alto Veneto e il Friuli, dove si verificheranno anche dei rovesci più consistenti. Nevicate di moderata intensità interesseranno le Alpi, ma sopra i 1100-1200 metri, a quote decisamente più alte sulle Alpi orientali, dove la “snow line” supererà i 1500 metri. Nel pomeriggio la nuvolosità diverrà molto consistente sulla Sardegna, dando la stura alle prime piogge sparse sull’ovest dell’isola. Ma le nuvole invaderanno pure Toscana, Umbria, Lazio e Marche. Altrove avremo passaggi di nubi medio-alte, alternati da ampi spazi di sereno. Velature più pesanti nel corso della serata raggiungeranno Campania e Calabria
Al mattino il maltempo si sposterà verso il Triveneto, con piogge e rovesci fra est della Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Molte nubi con locali piogge sulle rimanenti regioni del nord, ma con tendenza a schiarite a cominciare da Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta. Neve sulle Alpi, ma a partire dai 1000-1200 metri, con possibili rovesci di neve bagnata sopra i 1000 metri sulle Alpi centrali e sui rilievi veneti. In mattinata il peggioramento si estenderà alle regioni centrali tirreniche, con piogge e rovesci che inizieranno a bagnare Sardegna, Toscana, Umbria, Lazio e Marche. In tarda mattinata peggiora anche sulla Campania e nel resto del meridione, con un rapido incremento della copertura nuvolosa su quasi tutte le regioni. Qualche schiarita reggerà ancora solo sui settori ionici.
Nel pomeriggio il grosso del maltempo insisterà ancora sul il Triveneto, con piogge e rovesci fra est della Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Molte nubi con locali piogge sulle rimanenti regioni del nord, ma con tendenza a schiarite a cominciare da Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta. Le piogge e i rovesci si propagheranno rapidamente alle regioni centrali tirreniche, con piogge e rovesci che inizieranno a bagnare Sardegna, Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Campania, Basilicata e Calabria tirrenica. In serata le piogge arriveranno sul resto del meridione, bagnando la Sicilia settentrionale e la Calabria.
Sono previste in diminuzione le massime sulle regioni settentrionali. Stabili o in ulteriore lieve aumento sulle rimanenti regioni, in un contesto climatico tipico per il mese di Novembre.
VENTI
Domani spireranno da deboli a moderati dai quadranti meridionali, con locali rinforzi da SO fra il mar Ligure e l’alto Tirreno nella serata di domani, con raffiche fino a oltre i 50 km/h sull’Arcipelago Toscano e costa dell’Argentario. Domenica la ventilazione virerà dai quadranti occidentali su tutti i mari, presentandosi a tratti anche intensa fra mar di Corsica e Bocche di Bonifacio, con l’attivazione di una componente da Ovest che si amplificherà ulteriormente dentro questo braccio di mare fra Corsica e Sardegna.
MARI
Da mossi a molto mossi. Domenica, con l’intensificazione dei venti da Ovest, solo il mar di Corsica e l’alto mar di Sardegna si potranno presentare agitati, con onde alte anche più di 2.5-3.0 metri. Mossi o molto mossi gli altri mari, con onde sui 1.5-2.0 metri sul medio-basso Tirreno.
TENDENZA PER LA PROSSIMA SETTIMANA
Il giorno dell’Epifania sarà condizionato da un rapido miglioramento, con ampie schiarite su tutte le regioni, mentre piogge residue, legate al “CUT-OFF”, in mattinata, s’attarderanno solo all’estremo sud e sulla Sicilia orientale. Nei giorni successivi il bel tempo s’impadronirà dell’intera penisola, regalandoci delle splendide giornate soleggiate, in parte sporcate dal consueto corredo di nubi basse, nebbie e foschie che ingrigiranno i cieli sulle regioni settentrionali. Di freddo e gelo neppure l’ombra.