Volgiamo lo sguardo all’evoluzione meteo a lungo termine, in queste ore in cui la cronaca meteorologica è concentrata – per ovvie ragioni – sulla “BOMBA” di maltempo che in queste ore sta iniziando a colpire l’Italia e che imperverserà fino a domenica 2 febbraio con tanti fenomeni estremi. Ma la situazione è abbastanza vivace e interessante anche a lungo termine: febbraio inizierà con tanto forte maltempo, non solo in questo primo weekend del mese ma anche nei giorni successivi a causa di un’altra profonda perturbazione Atlantica che colpirà in pieno l’Italia durante la prossima settimana, provocando piogge e temporali su molte aree del nostro Paese.
Le temperature, però, si manterranno miti, elevate, ben al di sopra rispetto alle medie del periodo, almeno per tutta la prima decade del mese e forse anche fino a metà febbraio. Successivamente la situazione potrebbe cambiare in modo drastico grazie allo stratwarming, l’unico elemento che dà ancora “speranza” di prospettive fredde e nevose agli appassionati per la seconda parte della stagione. Il riscaldamento alle alte quote potrebbe finalmente bloccare la furia inarrestabile del vortice polare, provocando così quegli scambi meridiani essenziali per portare il freddo alle basse quote: da metà febbraio in poi, quindi, anche l’Italia e il Mediterraneo potranno essere interessati da forti ondate di gelo, in una stagione fin qui eccezionalmente mite in cui l’irruzione di freddo più intensa è stata (incredibile ma vero!) quella di fine novembre, poi nei mesi invernali neanche una “misera” isoterma di -5°C a 850hPa è mai riuscita a raggiungere l’Italia, se non in modo molto marginale e locale all’estremo nord, sull’arco alpino.
Ma tra la seconda metà di febbraio e marzo c’è ancora tempo. Attenzione perchè se la situazione si sblocca, come spesso accade in natura per compensazione climatica, al lunghissimo periodo mite che si protrae ormai da mesi (sostanzialmente da ottobre ad oggi, eccezion fatta per qualche breve pausa), da metà febbraio in poi potrebbe iniziare un lungo periodo – al contrario – eccezionalmente freddo, che andrebbe così a compromettere la stagione primaverile che anzichè vedere il risveglio della natura, quest’anno potrebbe invece clamorosamente essere caratterizzata da quel freddo e quella neve che sono mancati in inverno, almeno fino a metà febbraio…