Le persone di colore particolarmente educate e bene istruite tendono a essere ‘ricordate’ come bianche o con una pelle decisamente piu’ chiara di quella che realmente posseggono. Lo ha dimostrato un nuovo studio pubblicato su ‘Sage’ che rivela come i pregiudizi razziali continuino a influenzare la percezione comune dei neri con pericolose implicazioni sull’insorgenza di atteggiamenti negativi e ostili verso le persone dalla pelle scura. Un “effetto candeggina” prodotto erroneamente dalla memoria prevenuta. “Quando una aspettativa razzista stereotipata viene disattesa, come quella relativa all’incontrare un uomo nero istruito, l’informazione culturalmente incompatibile viene risolta dal cervello alterando la memoria del tono di pelle della persona incrociata”, ha spiegato l’autore dello studio Avi Ben-Zeev della San Francisco State University. “E’ come se il ricordo archiviasse l’individuo educato come piu’ bianco”, ha aggiunto. Un impatto percettivo che la ricerca definisce “skin tone memory bias”.