Rischio valanghe sulle Alpi: i bollettini per domenica 12 gennaio

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pericolo_valangheL ‘AINEVA (associazione interregionale neve e valanghe), in collaborazione con gli Enti aderenti, svolge un servizio di prevenzione ed informazione nel settore della neve e delle valanghe. Di seguito i bollettini relativo al rischio valanghe, emessi in data odierna, per la giornata di domenica 12 gennaio.

PIEMONTE: Le condizioni meteorologiche previste continueranno a favorire i processi di consolidamento del manto nevoso. Su alcuni pendii ripidi delle A. Lepontine Nord e A. Pennine di confine sono possibili distacchi di valanghe a lastroni già con debole sovraccarico per lo più in prossimità di conche e avvallamenti. Nei restanti settori il distacco di tali lastroni è generalmente legato al forte sovraccarico anche se non si esclude la possibilità di provocarne il distacco al passaggio del singolo sciatore. E’ opportuno valutare l’attraversamento dei pendii ripidi e molto ripidi adottando adeguate misure di sicurezza.

VALLE D’AOSTA: Il manto nevoso tende gradualmente a consolidarsi soprattutto alle esposizioni soleggiate, ma sotto i 2400-2600 m non si esclude la possibilità di ulteriori scaricamenti di neve umida/bagnata. La criticità maggiore, perché di difficile valutazione, rimane alle esposizioni in ombra su tutto il territorio regionale: in funzione del pessimo fondo presente (‘sale grosso’), il distacco provocato di valanghe piccole/medie, di superficie e di fondo, è possibile soprattutto con forte sovraccarico oltre 2400-2600 m. Non si può escludere, in singoli casi, la possibilità di distacco anche al passaggio del singolo sciatore su alcuni pendii molto ripidi. Inoltre nuovi accumuli di medie dimensioni sono presenti a S-SE-NE oltre 2600-2800 m, soprattutto nel settore occidentale della Regione. Per questi motivi è richiesta prudenza nelle discese in fuoripista e durante le escursioni con un’attenta valutazione degli itinerari da seguire, diffidando soprattutto delle esposizioni N molto ripide e non ancora tracciate. Il grado di pericolo valanghe è dunque pari a 3-marcato nelle zone del Bianco, La Thuile, Gran San Bernardo e in Valgrisenche, 2-moderato sul resto della Regione.

LOMBARDIA: su tutti i settori cielo in prevalenza sereno. Dal punto di vista nivologico il manto nevoso si presenterà ben assestato e con densità medio-alte. Gli strati saranno caratterizzati da buoni legami, ad eccezione delle quote più basse ove gli strati basali presenteranno scarsi legami con il terreno che non è gelato. Le temperature in aumento, determineranno un possibile aumento del pericolo sui versanti meridionali e in corrispondenza di fasce rocciose. I distacchi spontanei sono in esaurimento, mentre sarà possibile provocare distacchi di medio-piccole dimensioni, con debole sovraccarico, su alcuni pendii ripidi a Sud. PERICOLO VALANGHE: 2 MODERATO SU TUTTI I SETTORI, IN AUMENTO DURANTE LE ORE CENTRALI.

pericoloTRENTINO: L’innevamento sul territorio provinciale è distribuito in maniera molto irregolare in relazione agli effetti di trasporto eolico in quota ed all’ablazione solare nelle zone più esposte e meno elevate. Alle quote inferiori negli ultimi giorni il manto ha subito un deciso assestamento favorito dalle temperature miti ed è presente con continuità al di sopra dei 1400-1500 m di quota delle valli sud-orientali, più in basso sul restante territorio provinciale. Si rileva ancora su tutto il territorio una discreta attività valanghiva spontanea specie durante i momenti di maggior rialzo termico e dai versanti esposti ai quadranti meridionali. RISCHIO VALANGHE: molto soleggiato con probabile föhn in valle al mattino. Pericolo valanghe moderato (grado 2) in quota marcato (grado 3) in graduale diminuzione.

ALTO ADIGE: Localmente lungo la cresta di confine si registra qualche cm di neve fresca. Le temperature sono diminuite e il vento occidentale è aumentato formando nuovi accumuli eolici. I profili di questa settimana confermano un manto con una base debole formata da uno strato con spessore fino anche 50 cm di cristalli angolari. In caso di distacco di valanghe può scivolare tutto lo spessore del manto. Localmente si trova anche della brina di superficie innevata. Pericolo valanghe: Fino lunedì il pericolo valanghe non cambia. Sulle montagne dell’Alto Adige il pericolo è MODERATO GRADO 2. Da valutare con attenzione rimangono i pendii ripidi a nord, i passaggi da poca a molta neve, come anche i nuovi accumuli eolici. Con la luce diffusa questi sono più difficili da riconoscere.

VENETO: Condizioni quasi primaverili. Nella giornata di ieri le temperature max a 1900 m hanno raggiunto i +9°C e quelle min sono rimaste positive con  +2°C. Questa situazione causa un riscaldamento del manto nevoso che risulta particolarmente accentuato alle quote medie sui pendii ripidi esposti al sole e a partire dalle ore più calde, l’instabilità del manto nevoso aumenta in modo rapido. Dal pomeriggio di ieri, sono state segnalate valanghe di fondo di neve umida, di piccole o medie dimensioni, che nelle situazioni più esposte hanno interessato la viabilità alle quote medie. In quota, in particolare nelle esposizioni all’ombra, il manto nevoso è ancora in fase di assestamento ed è prevalentemente asciutto; le situazioni più critiche sono rappresentate da locali depositi di neve ventata che si sono formati durante l’ultima nevicata. PERICOLO VALANGHE: moderato (grado 2).

FRIULI VENEZIA GIULIA: Le condizioni meteorologiche previste continueranno a favorire i processi di consolidamento del manto nevoso. Ancora possibili scaricamenti dai versanti meridionali sotto i 1800 m, durante le ore più calde; il distacco provocato è possibile generalmente con forte sovraccarico, oltre i 1900 m sotto creste e forcelle e zone di accumulo esposte a nord non si esclude comunque il debole sovraccarico in quanto oltre tale quota la neve non è ancora trasformata. Grado di pericolo previsto: 2 (moderato) sulle Alpi Giulie e Carniche, 1 (debole) sulle Prealpi.

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