Negli ultimi 50 anni, l’elenco delle malattie provocate direttamente dal fumo è diventato sempre più lungo: dal 1964, anno in cui l’Ufficio superiore degli USA ha inserito nell’elenco il cancro alla laringe, la bronchite cronica e il cancro ai polmoni, al 2004, ad esempio, si sono aggiunti: cancro alla cavità orale e alla faringe, all’esofago e alla vescica, malattie cardiocircolatorie, disturbi degli organi riproduttivi maschili e femminili, malattie delle gengive, cataratta, polmonite, leucemia mieloide acuta, danni all’arteria addominale, cancro al collo dell’utero, ai reni, al pancreas e allo stomaco. La nicotina è una droga molto attiva, simile all’eroina e alla cocaina. Essa, innalzando il battito cardiaco e la pressione sanguigna, fa si che l’organismo necessiti di una quantità maggiore di ossigeno e questo, a lungo andare, affatica pesantemente il cuore e la circolazione sanguigna. Le particelle di nicotina, attraverso il getto principale di fumo, raggiungono i polmoni e il cuore. Superata la barriera sangue /cervello, dopo 9-19 secondi raggiungono il cervello e lì occupano i “parcheggi” riservati ad una particolare sostanza che trasporta i messaggi.
Dopo un’aspirazione profonda, questi “parcheggi” sono inondati di nicotina e, di conseguenza, distribuiscono ancora diversi messaggeri, che producono sensazioni piacevoli che i fumatori aspettano ansiosamente, tra cui: capacità di concentrazione, distensione, forte sensazione di felicità. Questo meccanismo di dipendenza, nei giovani, può instaurarsi già dopo aver provato qualche sigaretta. Il consumo di tabacco riveste un ruolo importante nell’insorgenza di numerose malattie , tra cui alcune molto gravi e con decorso mortale. Il fumo pregiudica la sessualità e la fertilità nelle donne e negli uomini e, proprio per questo motivo, la sigaretta viene definita “la contraccezione nascosta”. Nelle donne fumatrici, la menopausa arriva circa 2 anni prima. Le fumatrici che assumo contraccettivi orali hanno un rischio di gran lunga più elevato di contrarre malattie cardiocircolatorie, oltre ad un aumentato rischio di sterilità. Negli uomini, il fumo porta spesso a disfunzioni erettili e diminuisce la quantità e la qualità degli spermatozoi. Il fumo è il principale fattore di rischio per la degenerazione della retina in rapporto all’età, con disturbi della lettura e difficoltà nell’adattamento luce-oscurità; pregiudica la guarigione delle ferite e delle fratture, per via dell’effetto vasocostrittore della nicotina che causa una ridotta proliferazione delle cellule rosse del sangue necessarie alla cicatrizzazione e alla difesa dalle infezioni; il consumo di tabacco riduce la densità ossea per via dei cambiamenti a livello ormonale e cellulare.
Inoltre, diminuisce le difese immunitarie nei confronti della placca batterica, ingiallendo la dentina, aumenta il rischio di gengiviti, promuove l’insorgenza del cancro alla bocca; è un fattore di rischio per lo sviluppo e la progressione di un precoce danno renale diabetico (albuminuria). Perché smettere di fumare? Perché entro 12 ore il monossido di carbonio nel sangue scende a un livello normale, così come il battito cardiaco accelerato e la pressione sanguigna ; in 12 settimane migliora la circolazione sanguigna nell’organismo e si ristabiliscono le funzionalità polmonari, in un anno si dimezza il rischio di una malattia cardiaca dovuta al fumo, dopo 5 anni si dimezza il rischio di malattie dovute al fumo per bocca, gola, esofago e vescica, mentre il rischio di ictus e quello di cancro al collo dell’utero tornano a livelli dei non fumatori, dopo 10 anni il rischio di morte per cancro polmonare è solo la metà di quello di un non fumatore e diminuisce il rischio di cancro a laringe e pancreas, dopo 15 anni il rischio di malattia cardiaca alle coronarie scende ai livelli dei non fumatori.
Inoltre, il fiato ha un odore più gradevole, i denti ingialliti tornano più bianchi, l’odore del tabacco scompare dai capelli, sparisce il colore giallastro di dita e unghie, il cibo acquista un sapore migliore e l’olfatto lavora indisturbato. La conseguenza più frequente del consumo di sigarette durante i 9 mesi di gravidanza è che il bambino abbia un basso peso alla nascita. Il fumo danneggia il flusso sanguigno che arriva al feto tramite la placenta, sia qualitativamente che quantitativamente, per cui l’unica soglia di sicurezza è data da zero sigarette. Ma il fumo è responsabile di problemi ancora più seri: aborti spontanei, parti prematuri, placenta previa, problemi respiratori del neonato e crescono in modo significativo le morti in culla di neonati fumatrici per tutta la durata della gravidanza.