Dopo la sveglia, che secondo i programmi dovrebbe aver suonato alle 11,00, la sonda Rosetta ha cominciato ad eseguire la lunga serie di operazioni che nel tardo pomeriggio, fra le 18,30 e le 19,30 italiane, le permettera’ di inviare a Terra il suo primo segnale dopo 31 mesi di ibernazione. ”Il computer di bordo di Rosetta e’ stato programmato per dare la sveglia in automatico”, spiega il responsabile delle operazioni di Rosetta per l’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Andrea Accomazzo. Dal momento in cui e’ suonata la sveglia saranno necessarie almeno sei ore e mezzo perche’ la sonda sia in grado di puntare verso Terra l’antenna che nei prossimi mesi le permettera’ di inviare alla Terra le immagini dell’avvicinamento al suo obiettivo finale, la cometa Churymov-Gerasimenko. Subito dopo la sveglia, gli strumenti di bordo hanno cominciato a riscaldarsi, ha spiegato Accomazzo. La seconda operazione fondamentale consiste nello spegnere il sistema per il controllo di assetto: ”durante l’ibernazione la sonda Rosetta ha ruotato intorno al suo asse, ma adesso questo sistema di controllo va spento”. E’ un’operazione che richiede ore. Quando sara’ terminata, Rosetta potra’ cominciare ad orientare i suoi pannelli verso il Sole e accendera’ i sensori stellari che permettono alla sonda di orientarsi. Solo dopo aver compiuto queste due operazioni la sonda sara’ in grado di orientare la sua antenna verso la Terra e di accendere il trasmettitore di bordo. ”I tempi nei quali effettivamente avverranno tutte queste operazioni sono imprevedibili – rileva Accomazzo – in quanto dipendono dall’assetto nel quale Rosetta si trova all’inizio del ‘risveglio’ e dall’assetto nel quale si conclude questa fase”.