“La sperimentazione sugli animali e’ solo un enorme business, mentre e’ dannosa e fuorviante per la nostra salute. Ma non possiamo piu’ permettere che i grandi interessi economici di queste multinazionali e delle lobby che le tutelano prevalgano sul nostro diritto di avere una ricerca scientifica affidabile e davvero predittiva per l’uomo, relegando l’Italia, e l’Europa stessa, nelle retrovie del progresso scientifico per quanto riguarda la ricerca biomedica e tossicologica“. Lo ha detto Michela Vittoria Brambilla, aprendo questa mattina i lavori del convegno ‘La ricerca scientifica senza animali per il nostro diritto alla salute’, in corso alla Sala delle colonne della Camera dei deputati. “A queste lobby che oggi piu’ che mai fanno pressioni in Parlamento, perche’ sono da sempre abituate a scriversi le leggi da sole, a Bruxelles come a Roma – ha proseguito l’ex ministro – dico che non possono piu’ imporre all’Europa un metodo di ricerca biomedica, la sperimentazione sugli animali, che non e’ mai stato realmente validato ed e’ ritenuto anti-scientifico e dunque fuorviante, da un numero di scienziati sempre piu’ esteso e nei centri dellascienza piu’ accreditati, in quanto le risposte ottenute su un animale non sono trasferibili alla specie umana”. ”Sempre a questi signori che lucrano sulla sofferenza di milioni di animali dico che non possono piu’ mettere a repentaglio la salute dei cittadini, ostacolando l’accesso a metodi di ricerca ben piu’ esaurienti, affidabili, veloci ed economici, realizzati con nuove e straordinarie tecnologie, gia’ di uso comune in molti paesi, come ad esempio gli Stati Uniti. Questo chiede la stragrande maggioranza degli italiani, questa e’ la vera sfida per la ricerca nel terzo millennio”. Il convegno si tiene proprio mentre il Parlamento sta esaminando il decreto applicativo dell’art.13 della legge di delegazione europea, con la quale, lo scorso 3 agosto, il parlamento ha introdotto principi e criteri innovativi e restrittivi (norme scritte proprio dall’ex ministro Brambilla) tra cui, per esempio, la promozione dei metodi alternativi, il divieto di eseguire esperimenti senza anestesia o analgesia, il divieto di allevare sul territorio nazionale cani, gatti e primati destinati ai laboratori, o ancora il divieto di fare sperimentazione sugli animali per test di tipo bellico, xenotrapianti e ricerche su sostanze d’abuso. “Ora il governo sta cercando di stravolgere i contenuto di questa legge votata dal Parlamento italiano, con un decreto legislativo di attuazione che annulla gli effetti positivi di ben dieci dei nuovi principi introdotti, violando, quindi, l’art.76 della Costituzione. Confidiamo che il governo ritorni sui propri passi e rispetti il lavoro gia’ svolto dalle Camere – ha concluso la parlamentare di Fi – e ancora di piu’ rispetto il sentire della maggioranza degli italiani che sono fortemente contrari alla sperimentazione sugli animali”.
Sperimentazione sugli animali, Brambilla: “enorme business, per giunta dannosa per la nostra salute”
