Nonostante siamo in presenza di condizioni meteorologiche all’insegna della stabilità, a causa della presenza dell’Anticiclone nord-africano, è facilmente intuibile che durante la stagione invernale non sempre esso è sinonimo di bel tempo.
L’incremento barico, difatti, assicura una maggiore stabilizzazione atmosferica ma, a causa del fenomeno dell’inversione termica (dovuto ai cieli pressappoco sereni) e la conseguente stagnazione dell’umidità nei bassi strati, sono le solite foschie ed i banchi di nebbia a farla da padrone, specie di notte e di primo mattino.
Non dimentichiamoci che, però, l’umidità presente nell’aria è un fattore meteorologico molto importante per la salute umana. Sono diversi gli specialisti, difatti, che affermano che la percentuale di umidità contenuta nell’aria costituisce il più importante elemento determinante nell’insorgenza o nella riaccensione di specifiche patologie. Nella fattispecie, in condizioni di freddo-umido, sono favorite tutte le affezioni artroreumatiche e le infiammazioni delle prime vie aeree in genere come le faringototonsilliti, le laringiti, le tracheiti e le bronchiti. Più in generale, situazioni meteo-ambientali caratterizzate da freddo umido incidono sul benessere dell’organismo umano innescando spesso sensazioni di malessere fisiologico.
Per questo motivo il giusto grado di umidità relativa è di fondamentale importanza anche nelle abitazioni, negli uffici, nelle taverne ed in tutti quei luoghi ove viviamo e lavoriamo.