Le batterie allo zucchero per alimentare smartphone e tablet saranno, a quanto pare, presto realtà. Dopo le ricerche condotte nel 2012 dall`Università di Tokyo, è il turno di un nuovo studio dell`istituto Virginia Tech negli Stati Uniti. E, rispetto a quanto ottenuto fino a oggi, queste batterie – riferisce il sito greenstyle – hanno tutte le carte in regole per fare la loro apparizione sul mercato, perché l`autonomia è adeguata e i costi contenuti.
La ricerca, condotta da Percival Zhang e pubblicata su Nature Communications, si differenzia da quanto raggiunto in passato perché queste “batterie dolci” possono avere una densità energetica decine di volte maggiore rispetto ai precedenti prototipi, tanto da rendere questi accumulatori del tutto simili in durata alle normali soluzioni al litio. E in più sono ecologiche – lo zucchero è ovviamente un elemento al 100% naturale – e facilmente ricaricabili, oltre che riciclabili senza danni nefasti per l`ambiente.
Il funzionamento è complesso, ma funzionale. Un composto enzimatico interagisce con il carbonio contenuto nello zucchero: si viene a creare un processo di catalizzazione in una cella a combustibile enzimatica, dove le maltodestrine – estratte dall`idrolisi dell`amido – e l`aria attivano lo scambio. Si viene così a generare del calore, dell`acqua e dell`energia elettrica, sufficiente per le necessità di un terminale da taschino.
Tecnologia, presto dagli USA le batterie allo zucchero per smartphone
