Terremoto nel Matese, l’esperto INGV: “bisogna preoccuparsi in senso positivo”

MeteoWeb

terremoto sismografoLe scosse di terremoto, che stamattina hanno interessato l’area matese, tra Campania e Molise, fanno parte della stessa sequenza della forte scossa di magnitudo 5 registrata lo scorso 29 dicembre“. Lo ha detto all’AGI Alessandro Amato, dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). “Tra queste scosse, avvenute a distanza di 3 settimane le une dalle altre, coincidono sia per tipo di movimento sulla faglia e sia per profondita’ che e’ intorno ai 10-15 chilometri“, ha spiegato l’esperto. “Dopo il 29 dicembre – ha detto Amatoci sono state delle repliche. Poi una fase piu’ tranquilla e, con le scosse di oggi, pensiamo a una ripresa dell’attivita’ della stessa sequenze. Stiamo ancora registrando decine di piccole repliche“.
terremotooooooooooooQuindi, nei prossimi giorni gli esperti si aspettano nuove scosse. “E’ plausibile che durino” ha detto ancora Amato. “Non sappiamo per quanti giorni, forse ci vorranno settimane, ma di questo non possiamo avere alcuna certezza“. Cosi’ come mancano certezze sull’eventualita’ che si verifichi un terremoto ancora piu’ forte. “Sappiamo che quella zona – ha precisato Amatoe’ classificata ad elevata pericolosita’. Storicamente sono stati registrati terremoti che hanno raggiunto magnitudio fino a 7. Tre gli eventi piu’ forti registrati, nelle vicinanze di quell’area: la sequenza appenninica del 5 dicembre 1456 con magnitudo 7.2, l’evento del 5 giugno 1688 con magnitudo 7 e l’evento del 26 luglio del 1805 con magnitudo 6“. Gli esperti continuano a monitorare l’area. “Bisogna preoccuparsi – ha sottolineato Amatoin senso positivo. I cittadini dovrebbero assicurarsi che le loro case rimangano in piedi, cosi’ come dovrebbero fare le autorita’ specialmente per le scuole e tutti gli altri luoghi pubblici“.

Condividi