Un freddo che non si vedeva da almeno due decenni quello che ha stretto gran parte degli Stati Uniti in questi giorni, bloccando il traffico aereo, costringendo le scuole alla chiusura e le autorita’ a fare appello ai cittadini affinche’ restino a casa. Ieri sono stati cancellati 4.300 voli, dei quali la meta’ a Chicago, e oltre 6.500 sono partiti in ritardo. Le compagnie hanno ridotto le operazioni in quattro aeroporti del nord-est (JFK, La Guardia, Newark e Boston), mentre il freddo polare si e’ reso responsabile della morte di oltre una decina di persone in tutto il paese. A Comertown, Montana, si e’ registrato il picco del gelo, con temperature che hanno toccato i 53 gradi sottozero, seguito da Nord Dakota, Sud Dakota e Minnesota. Fra le vittime del freddo, una donna di 71 anni sofferente di Alzheimer, morta congelata nello stato di New York e una donna di 90 anni morta vicino alla sua macchina in Ohio. Almeno un’altra decina di persone sono morte in incidenti stradali provocati dalle strade ghiacciate, incluse quattro persone a bordo di un suv che sono precipitate nel fiume Mississipi da un ponte di un’autostrada del Minnesota. Quattro uomini di eta’ fra i 48 e i 63 anni hanno perso la vita apparentemente per attacchi cardiaci a Chicago. Il freddo estremo ha colpito anche il Canada e la provincia atlantica di Newfoundland, dove oltre 30.000 persone sono rimaset senza energia elettrica. I meterologi prevedono un miglioramento delle condizioni a partire da meta’ settimana
USA in ginocchio per l’ondata di gelo più intensa degli ultimi 20 anni: una decina di morti
